Il primo Consiglio dei ministri del secondo governo Conte ha impugnato una legge del Friuli Venezia Giulia perché discriminatoria verso i migranti

(Roberto Monaldo / LaPresse)
(Roberto Monaldo / LaPresse)

Il primo Consiglio dei ministri del secondo governo Conte ha deciso di impugnare una legge del Friuli Venezia Giulia perché conteneva elementi discriminatori sul tema dell’immigrazione e perché alcune sue norme violavano la «competenza esclusiva statale». La decisione è arrivata su proposta di Francesco Boccia, dirigente del Partito Democratico e nuovo Ministro degli Affari regionali. La legge in questione è la numero 9 del 2019, contenente “Disposizioni multisettoriali per esigenze urgenti del territorio regionale”. Come spiega il Corriere della Sera, si tratta di una legge «molto complessa che interviene su una vasta quantità di competenze, dall’agricoltura alla sanità fino al trattamento dell’immigrazione». In particolare, la legge prevede un trasferimento di soldi da fondi destinati all’integrazione degli stranieri verso altri fondi per il rimpatrio dei cittadini extracomunitari. L’impugnazione è stata criticata da Matteo Salvini, ex ministro dell’Interno, e da Massimiliano Fedriga, presidente leghista del Friuli Venezia Giulia.

Il primo Consiglio dei ministri del nuovo governo Conte ha anche ufficializzato la nomina di Riccardo Fraccaro a segretario della presidenza Consiglio e ha ufficializzato la nomina di Paolo Gentiloni a Commissario europeo.