I Paesi Bassi e la Svizzera interromperanno i finanziamenti all’agenzia dell’ONU che si occupa dei rifugiati palestinesi

(AP Photo/Khalil Hamra)
(AP Photo/Khalil Hamra)

I Paesi Bassi e la Svizzera hanno annunciato che interromperanno i finanziamenti all’agenzia dell’ONU che si occupa di rifugiati palestinesi, la UN Relief and Works Agency (UNRWA). La decisione è stata presa perché da un rapporto interno all’organizzazione – di cui ha parlato per la prima volta Al Jazeera lo scorso lunedì – risultano accuse di cattiva condotta, abuso di autorità ad alti livelli, nepotismo e discriminazioni portate avanti, si legge nel documento, «per guadagno personale, per sopprimere il legittimo dissenso e per raggiungere altrimenti i propri obiettivi individuali».

Quest’anno il contributo olandese doveva essere di 13 milioni di euro che, ha dichiarato Sigrid Kaag, la ministra per il Commercio estero e la Cooperazione allo sviluppo, verranno sospesi fino a quando «non avremo ricevuto una risposta soddisfacente dalle Nazioni Unite a New York». Il ministero degli Esteri svizzero ha a sua volta dichiarato di aver già versato all’UNRWA un contributo annuo pari a 22,3 milioni di franchi svizzeri (circa 20,3 milioni di euro), ma che sospenderà «qualsiasi altro contributo aggiuntivo» in attesa dei risultati definitivi dell’inchiesta.

L’UNRWA era già in grave crisi dopo l’interruzione dei finanziamenti decisa dagli Stati Uniti nel settembre del 2018. L’amministrazione Trump aveva definito «un’operazione irrimediabilmente imperfetta» la UNRWA, che non si occupa solo dei rifugiati palestinesi nei territori occupati da Israele ma anche in Siria, Giordania e Libano.