È morto l’industriale del cemento Giampiero Pesenti

(Ansa/Paolo Magni arc)
(Ansa/Paolo Magni arc)

Giampiero Pesenti, industriale del cemento e uomo d’affari, è morto questa notte a Bergamo. Pesenti aveva 88 anni ed era esponente di una delle più importanti dinastie imprenditoriali del paese, alla guida per oltre un secolo di Italcementi, una delle più antiche società produttrici di cemento in Italia.

Giampiero, e suo padre Carlo, furono tra i più noti esponenti del cosiddetto capitalismo di relazione, la rete di alleanze e amicizie che per gran parte del Dopoguerra tenne unite le principali famiglie e società industriali e finanziarie del paese, membri del cosiddetto “salotto buono” di Mediobanca e stretti alleati del suo presidente Enrico Cuccia e da quello di FIAT Gianni Agnelli.

Grazie a questa alleanza, Pesenti ottenne partecipazioni o ricoprì ruoli in quasi tutte le principali società italiane, come Mediobanca, Pirelli, Ras, Falck, Fiat, Montedison, Credito italiano-Unicredit e Mittel, oltre ad avere un posto nell’alleanza finanziaria che controllava RCS e il Corriere della Sera. Negli ultimi anni la famiglia aveva iniziato a diversificare i suoi investimenti, focalizzandosi sulle numerose partecipazioni della holding di famiglia, la Italmobiliare. Questo processo è culminato nel 2016 con la cessione del controllo di Italcementi al gruppo tedesco HeidelbergCement. Alla guida del gruppo gli succederà il figlio Carlo.