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  • Mercoledì 3 luglio 2019

L’eruzione di mercoledì a Stromboli

Ci sono state diverse esplosioni e dal vulcano si è alzata un'altissima colonna di fumo: un escursionista italiano è morto

(Giovanni ISOLINO / AFP)
(Giovanni ISOLINO / AFP)

Nel pomeriggio di mercoledì c’è stata un’eruzione vulcanica a Stromboli, nelle isole Eolie, in Sicilia. Ci sono state diverse esplosioni e dal vulcano di Stromboli si è alzata un’altissima colonna di fumo e cenere, che è in parte ricaduta sull’isola. L’eruzione – che non ha messo in pericolo la maggior parte dei turisti che si trovavano a Stromboli – ha provocato la morte di un escursionista italiano che stava facendo una passeggiata con un amico, lungo un sentiero aperto al pubblico e considerato sicuro. I Vigili del Fuoco hanno confermato la notizia mercoledì sera.

Le esplosioni più violente sono avvenute poco prima delle 17 di mercoledì pomeriggio. Dal cratere del vulcano si è alzata una colonna di fumo alta 2 chilometri, mentre diversi testimoni hanno raccontato di aver osservato una “pioggia” di lapilli. L’INGV, l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha spiegato che prima delle esplosioni più violente ci sono stati “alcuni trabocchi lavici scaturiti da tutte le bocche attive”. L’isola di Stromboli – che praticamente consiste in un unico vulcano alto più di 920 metri – è attualmente uno dei due centri vulcanici più attivi in Italia, oltre a quello dell’Etna.

L’eruzione ha anche causato alcuni incendi lungo le pendici dello Stromboli e i Vigili del Fuoco hanno confermato di essere intervenuti con due Canadair per spegnerli. La situazione, passate le esplosioni, sembra essere tornata tranquilla. L’ipotesi di evacuare l’isola, di cui qualcuno aveva parlato in un primo momento, è stata scartata.