Cosa resta dopo il festival di Glastonbury

Spazzatura, spazzatura e altra spazzatura: che raramente finisce nelle nostre foto su Instagram

Glastonbury, 1 luglio 2019
(Oli SCARFF / AFP)
Glastonbury, 1 luglio 2019 (Oli SCARFF / AFP)

Quello che non vediamo dei festival di musica estivi è quello che rimane dopo, quando tutti se ne sono andati a casa. Le foto dei concerti, delle feste e dei balli abbondano su Instagram e sui giornali: sono sempre belle e ci fanno rimpiangere di non essere stati lì; quelle delle montagne di rifiuti e spazzatura che resta da raccogliere il giorno dopo, invece, non le vediamo quasi da nessuna parte. Ogni anno, però, circolano quelle scattate il giorno dopo la fine di Glastonbury, uno dei festival più famosi del mondo, organizzato in Inghilterra. Ci ricordano l’impatto che abbiamo sul mondo anche quando andiamo in vacanza o a divertirci a un concerto, e ci fanno apprezzare di più quelli che con pazienza e con pinze acchiappa-rifiuti passano ore a ripulire il prato su cui avevamo ballato qualche ora prima.

Gli organizzatori di Glastonbury tengono molto al rispetto dell’ambiente: un’intera pagina sul sito spiega ai partecipanti come arrivare a Worthy Farm – la sede del festival – inquinando il meno possibile, raccomanda di non abbandonare le proprie tende e di riportarsi a casa tutti gli oggetti con cui si è arrivati. Una squadra di duemila volontari è costantemente al lavoro per raccogliere la spazzatura e smistarla, così da riciclarla il più possibile.