In Georgia il partito di governo ha accettato le richieste dei manifestanti sulla legge elettorale

Alcuni manifestanti davanti al Parlamento georgiano nella giornata di domenica. (AP Photo/Shakh Aivazov)
Alcuni manifestanti davanti al Parlamento georgiano nella giornata di domenica. (AP Photo/Shakh Aivazov)

In Georgia, dove da giorni sono in corso grandi proteste, il partito di governo – Sogno Georgiano – ha accettato le richieste dei manifestanti per quanto riguarda la legge elettorale: Bidzina Ivanishvili, ex primo ministro, fondatore e capo del partito, ha annunciato che le elezioni del prossimo anno si terranno con una legge interamente proporzionale. Originariamente, si sarebbero dovute tenere con un complicato sistema per metà proporzionale e per metà maggioritario a doppio turno, che secondo i manifestanti avrebbe penalizzato le opposizioni. È stata anche eliminata la soglia di sbarramento, inizialmente del 3 per cento.

La decisione di Ivanishvili è arrivata dopo alcuni giorni molto agitati, che non sono ancora finiti: dopo l’annuncio, infatti, una folla di manifestanti si è radunata sotto il palazzo del ministro dell’Interno per protestare contro il modo in cui era stata dispersa una grossa protesta di giovedì scorso, nella quale erano rimaste ferite circa 240 persone, e altre 300 erano state arrestate. Le proteste erano cominciate su spinta dei partiti di opposizione europeisti, dopo che un parlamentare russo in visita aveva tenuto un discorso seduto al posto del presidente del Parlamento, gesto considerato simbolicamente inaccettabile. Le manifestazioni erano continuate nel weekend, e avevano visto la partecipazione di migliaia di persone, le più grandi degli ultimi anni.

In Georgia è molto diffuso il sentimento anti-russo, visto che il paese è stato per decenni sotto il controllo dell’Unione Sovietica e soprattutto per via della guerra del 2008, in cui la Russia invase l’Ossezia e l’Abkhazia. Ma Ivanishvili, l’uomo più ricco del paese che ha fatto la sua fortuna proprio in Russia, è considerato molto vicino al Cremlino. Le manifestazioni hanno provocato forti tensioni con la Russia, che ha deciso di vietare a tutte le compagnie aeree russe di volare da e verso la Georgia, chiedendo anche ai cittadini russi attualmente in Georgia di ritornare in patria e raccomandando ai tour operator russi di non mandare i propri clienti nel paese. Un portavoce di Putin ha descritto come «isteria russofobica» le proteste antirusse di questi giorni.

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