Yana Peel, CEO delle Serpentine Galleries di Londra, si è dimessa a causa di un’inchiesta del Guardian

Yana Peel (Jan Haas/picture-alliance/dpa/AP Images)
Yana Peel (Jan Haas/picture-alliance/dpa/AP Images)

Yana Peel, amministratrice delegata delle Serpentine Galleries, l’istituzione che gestisce il famoso spazio per esposizioni di Kensington Gardens a Londra, si è dimessa martedì dal suo incarico a causa di una inchiesta pubblicata dal Guardian la scorsa settimana. Il Guardian aveva rivelato che Peel è co-proprietaria di una società israeliana specializzata in armi informatiche i cui software sono stati usati da regimi autoritari (come quello saudita) per spiare i dissidenti. La società, che si chiama NSO Group, è stata oggetto di diversi procedimenti giudiziari ed è stata criticata da alcune organizzazioni che si occupano di difesa dei diritti umani, come Amnesty International, che ha chiesto al ministero della Difesa israeliano di revocarle le licenze concesse per esportare i suoi prodotti.

Peel, che in passato è stata anche giudice di premi per la libertà di espressione, ha difeso la sua posizione in NSO Group, dicendo che le critiche alla società derivano da informazioni non corrette.
La Serpentine Gallery occupa dal 1970 un padiglione a ridosso del lago chiamato The Serpentine in Hyde Park, al limite tra questo e i Kensington Gardens, ed è famosa per le molte e importanti esposizioni e produzioni d’arte nell’area dei due parchi. Nel 2013 ha aperto un secondo spazio poco lontano, la Serpentine Sackler Gallery.