Migliaia di venezuelani sono arrivati in Perù prima dell’entrata in vigore di una legge restrittiva sull’immigrazione

Venezuelani aspettano di attraversare il confine a Rumichaca, in Ecuador, per poi continuare verso il Perù, 12 giugno 2019
(AP Photo/Dolores Ochoa)
Venezuelani aspettano di attraversare il confine a Rumichaca, in Ecuador, per poi continuare verso il Perù, 12 giugno 2019 (AP Photo/Dolores Ochoa)

Negli ultimi giorni migliaia di venezuelani sono arrivati in Perù, prima dell’entrata in vigore – prevista per oggi, sabato 15 giugno – di nuove e più restrittive leggi sull’immigrazione. Finora i venezuelani dovevano avere con sé soltanto la carta d’identità, per oltrepassare il confine; d’ora in poi dovranno avere anche un passaporto e un visto.

Giovedì il presidente del Perù, Martin Vizcarra, aveva detto che «il nostro Paese ha aperto le porte a più di 800 mila venezuelani. Penso che sia perfettamente logico e sensato chiedere loro di portare un visto per garantire maggiori controlli a chi entra». In quella giornata, secondo le autorità, erano entrati nel paese, passando dall’Ecuador, seimila venezuelani, il triplo della media giornaliera.

La crisi economica iniziata in Venezuela nel 2015 ha portato all’aumento della disoccupazione, alla scarsità di cibo e medicine e all’instabilità politica; da allora, secondo le Nazioni Unite, almeno 4 milioni di persone hanno lasciato il Paese. La Colombia ne ha accolti più di tutti, 1,3 milioni, seguita dal Perù con 768 mila.