La polizia di Cipro ha trovato i resti di una settima persona uccisa dall’uomo considerato il primo serial killer del paese

Le operazioni di recupero dei resti di Sierra Granze in un lago vicino alla cittadina di Xiliatos, a sud-ovest di Nicosia, a Cirpo, il 12 giugno 2019 (AP Photo/Philippos Christou)
Le operazioni di recupero dei resti di Sierra Granze in un lago vicino alla cittadina di Xiliatos, a sud-ovest di Nicosia, a Cirpo, il 12 giugno 2019 (AP Photo/Philippos Christou)

La polizia di Cipro ha trovato i resti di Sierra Granze, una bambina di origini filippine di sei anni che è tra le sette vittime di Nikos Metaxas, considerato il primo serial killer del paese. Il corpo è stato trovato sul fondo del lago Memi, a sud-ovest di Nicosia. Come da lui stesso confessato, Metaxas avrebbe ucciso Granze dopo aver ucciso sua madre, Mary Rose Tiburcio. L’uomo, un militare greco cipriota di 35 anni, era stato arrestato lo scorso aprile dopo il ritrovamento dei resti di Tiburcio e di un’altra donna: la polizia aveva indagato su di lui dopo che alcuni messaggi scambiati online da Tiburcio avevano destato sospetti. Oltre a Granze e Tiburcio, Metaxas avrebbe ucciso altre quattro donne e un’altra bambina, tutte di origine straniera. La polizia ritiene che non ci siano altre vittime.

Dato che la scomparsa di alcune delle donne uccise risaliva l’anno scorso, a Cipro ci sono state varie proteste contro la polizia, accusata di non aver investigato al meglio delle proprie possibilità perché le donne erano di origine straniera. C’è un’indagine interna in corso per capire se i casi di scomparsa delle donne fossero stati adeguatamente investigati.