La Corte Suprema del Brasile ha deciso che omofobia e transfobia sono penalmente perseguibili

Una donna durante l'annuale Gay Pride di Rio de Janeiro, in Brasile.(Mario Tama/Getty Images)
Una donna durante l'annuale Gay Pride di Rio de Janeiro, in Brasile.(Mario Tama/Getty Images)

La Corte Suprema del Brasile ha deciso che le discriminazioni contro gay e persone transgender devono essere perseguite penalmente in base alla legge sul razzismo, dal momento che per ora non esiste ancora una legge che punisca i reati per omofobia e transfobia. La decisione, che è passata per il voto favorevole di 6 giudici su 11, darà più protezioni alla comunità LGBTQ+, fortemente attaccata nel paese. Secondo un gruppo di attivisti per i diritti civili, il Grupo Gay de Bahia, almeno 141 persone sono state uccise in Brasile quest’anno per omofobia e transfobia.

La Chiesa cattolica e il movimento evangelico, le due confessioni più presenti nel territorio, sono contrarie a concedere i diritti civili alle persone che appartengono alla comunità LGBTQ+. Ha la stessa opinione anche Jair Bolsonaro, il presidente del Brasile, eletto nell’autunno scorso, che ha più volte fatto commenti dichiaratamente omofobi.