Milioni di dati personali di “influencer” di Instagram sono stati diffusi online

(Alexander Koerner/Getty Images)
(Alexander Koerner/Getty Images)

Aggiornamento del 24 maggio 2019: dopo la pubblicazione dell’articolo, Techcrunch ha corretto la sua versione dicendo che non vi è stato alcun accesso alle informazioni private degli utenti e che i dati di cui disponeva Chtrbox appartenevano a 350mila utenti, e non a 49 milioni come era stato riportato. Inoltre i numeri di telefono e gli indirizzi e-mail che si trovavano nel database erano stati resi pubblici direttamente dagli utenti. «Prendiamo seriamente in considerazione ogni accusa di uso improprio dei dati. A seguito di una prima indagine sulle affermazioni fatte in proposito, non abbiamo rilevato alcuna appropriazione di e-mail o numeri di telefono privati di utenti Instagram. Il database di Chtrbox disponeva di informazioni pubbliche accessibili da diverse fonti, tra cui anche Instagram» ha detto un portavoce di Instagram.

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Milioni di dati personali di “influencer di Instagram sono stati diffusi online, come ha rivelato il sito di tecnologia Techcrunch. Techcrunch ha scoperto, grazie alla segnalazione del ricercatore indiano Anurag Sen, l’esistenza di un database ospitato da un server di Amazon che conteneva circa 49 milioni di dati di account molto seguiti su Instagram. Il database, che ora non è più raggiungibile, appartiene alla società di marketing Chtrbox, che paga gli “influencer” per pubblicare post sponsorizzati sui propri account. Il database, che non era protetto da nessuna password, conteneva informazioni personali sui proprietari degli account, come l’email utilizzata per accedere a Instagram e il numero di telefono, oltre che dati sul valore degli account misurato sulla base dei follower, dei like e delle interazioni. Instagram ha detto di aver avviato un’indagine interna per capire come Chtrbox abbia ottenuto quei dati e perché siano stati resi pubblici.