La Camera dei Deputati ha approvato una proposta di legge per riformare gli assegni di mantenimento

I voti della Camera dei Deputati sulla proposta di legge sugli assegni di mantenimento, il 14 maggio 2019 (Profilo Twitter di Alessia Morani)
I voti della Camera dei Deputati sulla proposta di legge sugli assegni di mantenimento, il 14 maggio 2019 (Profilo Twitter di Alessia Morani)

La Camera dei Deputati ha approvato con 386 voti favorevoli, 19 astensioni e nessun voto contrario una proposta di legge sugli assegni di mantenimento riconosciuti agli ex coniugi dopo il divorzio presentata dalla deputata del Partito Democratico Alessia Morani. La proposta prevede che il valore degli assegni non sia più calcolato solo sulla base del reddito e del patrimonio dell’ex coniuge che deve pagare il mantenimento, ma anche sulla base del patrimonio, dell’età, dello stato di salute e della condizione lavorativa dell’ex coniuge che lo richiede, oltre che sulla base della durata del matrimonio e dell’impegno per la cura di figli non economicamente indipendenti.

La proposta di legge è nata da una decisione presa dalla Corte di Cassazione due anni fa (da allora le regole sugli assegni di mantenimento sono cambiate due volte): la Cassazione aveva stabilito che gli assegni non devono servire a mantenere lo stile di vita avuto dell’ex coniuge durante il matrimonio.

Hanno votato a favore della proposta di legge i deputati di Movimento 5 Stelle, Lega, PD, Forza Italia e Liberi e Uguali, mentre quelli di Fratelli d’Italia si sono astenuti. Ora la proposta di legge passa al Senato. Tra le altre cose prevede che gli assegni siano cancellati nel caso l’ex coniuge inizi una convivenza, come stabilito da una serie di sentenze dal 2015.