Una giuria della California ha stabilito che Bayer dovrà pagare 2 miliardi di dollari come risarcimento per i presunti legami tra un erbicida e il cancro
Una giuria di Oakland, in California, Stati Uniti, ha stabilito che la casa farmaceutica tedesca Bayer dovrà pagare 2,055 miliardi di dollari (circa 1,8 miliardi di euro) di risarcimento a una coppia che si sarebbe ammalata di tumore in seguito all’uso dell’erbicida Roundup, a base di glifosato. È una cifra enorme, che sarà con ogni probabilità molto ridotta in appello. Si tratta comunque della terza volta nel corso dell’ultimo anno che Bayer viene condannata negli Stati Uniti per la presunta relazione tra l’uso dell’erbicida e lo sviluppo di tumori: lo scorso agosto erano stati riconosciuti 79 milioni di dollari di risarcimento all’ex giardiniere Dewayne Johnson, mentre a marzo 80 milioni erano stati riconosciuti al 70enne californiano Edwin Hardeman.
Il Roundup è un erbicida prodotto negli anni Settanta da Monsanto, multinazionale che si occupa di biotecnologie agrarie e OGM, che è stata rilevata lo scorso anno da Bayer per 66 miliardi di dollari. In un comunicato Bayer ha respinto le accuse, definendole “eccessive e ingiustificate”, e ha annunciato che farà ricorso. Al momento negli Stati Uniti ci sono più di 13mila cause in corso nei confronti di Bayer per i presunti i danni provocati dal Roundup.