
La centrale nucleare di Three Mile Island, in Pennsylvania, chiuderà entro il 30 settembre: lo ha annunciato mercoledì Exelon, la principale compagnia per la fornitura di energia elettrica degli Stati Uniti, che gestisce l’impianto. Three Mile Island è famosa per l’incidente del marzo 1979 che coinvolse l’Unità 2 del reattore nucleare, considerato il più grave incidente nucleare degli Stati Uniti. Non causò immediatamente morti o feriti ma nel 2008 l’istituto della sanità americano concluse che in due contee adiacenti a quella della centrale si era osservato un aumento dei casi di tumore a partire rispettivamente dal 1990 e dal 1995, oltre dieci anni dopo l’incidente.
Exelon ha deciso di chiudere l’impianto per ragioni economiche: da anni è in perdita e fa fatica a competere con altri impianti che producono energia elettrica da fonti tradizionali e rinnovabili. Aveva già annunciato la chiusura di Three Mile Island due anni fa e aveva poi lanciato una campagna di opinione per chiedere un sussidio ai parlamentari della Pennsylvania: l’idea era ottenere una sorta di compenso perché produce energia pulita, senza emissioni di carbonio. In altri stati, come per esempio il Connecticut e l’Illinois, l’idea aveva funzionato ma in Pennsylvania ha incontrato l’opposizione della forte industria di gas naturale da un lato e degli ambientalisti dall’altro. L’energia prodotta dalle centrali nucleari contribuisce per il 20 per cento al fabbisogno energetico degli Stati Uniti.
- Mondo | 16 Agosto 2022
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