L’India ha vietato TikTok accusandola di diffondere materiale pedopornografico
L’India ha ordinato a Google e Apple di rimuovere dai propri negozi online TikTok, l’applicazione del momento tra gli adolescenti, che consente di girare e condividere brevi video con lo smartphone: l’accusa è che contribuisca a diffondere materiale pornografico e pedopornografico. La decisione è arrivata dopo che lunedì la Corte suprema indiana aveva respinto un ricorso di TikTok contro la sentenza di un tribunale di Chennai, che aveva chiesto di vietare la app a partire dal 3 aprile. Nel tentativo di rimediare, la scorsa settimana TikTok ha rimosso sei milioni di video che non rispettavano le sue linee guida, caricati sulla app dallo scorso luglio. Il Guardian scrive che martedì sera la app non si poteva più scaricare da Google Play, mercoledì Reuters aggiunge che mercoledì non è più presente neanche sull’App store.
TikTok è stata sviluppata dalla gigantesca società di Internet cinese ByteDance e conta circa 500 milioni di iscritti in tutto il mondo, tra cui 120 in India. È vietata anche nel vicino Bangladesh sempre con l’accusa di diffondere materiale pedopornografico, mentre a febbraio negli Stati Uniti l’hanno multata di 5,7 milioni di dollari per aver raccolto illegalmente dati sui minori.