Il nuovo ministro dell’Istruzione brasiliano è un sostenitore di teorie del complotto

Il presidente del Brasile Jair Bolsonaro (Photo by Andressa Anholete/Getty Images)
Il presidente del Brasile Jair Bolsonaro (Photo by Andressa Anholete/Getty Images)

Il presidente del Brasile Jair Bolsonaro, un ex militare molto di destra e nostalgico della dittatura, ha annunciato lunedì il licenziamento del ministro dell’Istruzione Ricardo Vélez e la sua sostituzione con Abraham Weintraub. Vélez, che è stato ministro solo per pochi mesi, era già stato al centro di diverse controversie e il suo licenziamento non è una grossa sorpresa. Aveva per esempio chiesto alle scuole di filmare gli studenti mentre cantavano l’inno nazionale ogni mattina e aveva detto che i brasiliani all’estero si comportano come “cannibali” e rubano dagli alberghi. Weintraub, però, non è il rimpiazzo in cui molti speravano: è un economista e dirigente di banca, senza esperienza nel settore dell’istruzione e che in passato si era fatto conoscere per aver sostenuto strane teorie del complotto. Tra le altre cose, sostiene che il crack, una droga derivata dalla cocaina, sia stato introdotto in Brasile come parte di un ampio complotto comunista per destabilizzare il paese.

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