È stato liberato Sergio Zanotti, rapito in Siria nel 2016

È arrivato a Ciampino venerdì sera, dopo che per tre anni si erano avute pochissime informazioni sul suo caso

Sergio Zanotti nel video diffuso online nel 2016
Sergio Zanotti nel video diffuso online nel 2016

Il cittadino italiano Sergio Zanotti è rientrato in Italia, dopo la sua liberazione annunciata venerdì sera dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte: Zanotti era stato rapito al confine tra Turchia e Siria nel 2016, e da allora sul suo conto si erano avute pochissime informazioni. Conte ha detto che Zanotti è in buone condizioni, e ha aggiunto che la sua liberazione è avvenuta «A conclusione di una complessa e delicata attività di intelligence, investigativa e diplomatica».

La notizia del rapimento di Zanotti, che è originario di Brescia ed è nato nel 1960, era stata confermata dal ministero degli Esteri nel novembre del 2016, quando era circolato un video in cui Zanotti – con alle spalle un uomo armato – diceva di essere prigioniero in Siria da sette mesi e chiedeva l’intervento del governo italiano per la sua liberazione. Della sua storia, tuttavia, si sapeva poco e il suo rapimento era sembrato scollegato dal terrorismo.

Dopo essere atterrato all’aeroporto di Ciampino intorno alle 23 di venerdì, sabato mattina Zanotti sarà sentito dal pm Sergio Colaiocco, che dirige le indagini sul sequestro di persona con finalità di terrorismo che era stato aperto dalla procura di Roma.