Anche la seconda donna accusata dell’omicidio di Kim Jong-nam, il fratellastro di Kim Jong-un, sarà rilasciata

La vietnamita Doan Thi Huong, condannata per la morte di Kim Jong-nam, fuori dal tribunale di Shah Alam, in Malesia, il primo aprile 2019 (AP Photo/Vincent Thian)
La vietnamita Doan Thi Huong, condannata per la morte di Kim Jong-nam, fuori dal tribunale di Shah Alam, in Malesia, il primo aprile 2019 (AP Photo/Vincent Thian)

Anche Doan Thi Huong, la seconda donna accusata dell’omicidio di Kim Jong-nam, il fratellastro del dittatore nordcoreano Kim Jong-un, sarà rilasciata. Doan, che è vietnamita, è stata condannata a tre anni e quattro mesi di carcere dopo essersi dichiarata colpevole di omicidio colposo, per il quale in Malesia c’è una pena massima di 10 anni di carcere; per l’accusa originale, di omicidio volontario, è obbligatoria la pena di morte. Siti Aisyah, l’altra donna arrestata per l’omicidio di Kim, era stata rilasciata senza essere condannata il mese scorso.

Kim Jong-nam fu ucciso il 13 febbraio 2017 all’aeroporto di Kuala Lumpur, in Malesia, con il VX, un agente nervino molto pericoloso che può causare la morte in pochi minuti: era in partenza per Macao quando venne aggredito da Siti e Doan che gli cosparsero il viso con il VX. Le due donne furono arrestate poco dopo la morte di Kim, grazie alle registrazioni delle telecamere di sicurezza, ma entrambe si erano poi dichiarate non colpevoli: hanno sempre raccontato di essere convinte di stare partecipando a un programma televisivo in stile candid camera.