Secondo le anticipazioni dei giornali, gli esami hanno escluso che Imane Fadil sia stata avvelenata con sostanze radioattive

Imane Fadil in una foto del 13 novembre 2014 (MATTEO BAZZI / ANSA)
Imane Fadil in una foto del 13 novembre 2014 (MATTEO BAZZI / ANSA)

Secondo le anticipazioni dei giornali, gli esami medici condotti sul corpo dell’ex modella Imane Fadil hanno escluso che sia stata avvelenata con sostanze radioattive: era un’ipotesi avanzata nei giorni scorsi da diversi quotidiani, che la attribuivano agli investigatori che stanno indagando sul caso. In questi giorni ci sarà l’autopsia vera e propria, che potrebbe individuare le cause della morte di Fadil, per la quale sono ancora in piedi le ipotesi di «avvelenamento da metalli pesanti, avvelenamento accidentale o di una malattia rara e fulminante», scrive Repubblica. Fadil, 34enne di origine marocchina, era nota per essere stata una delle testimoni nel processo “Ruby Ter”, quello sulla presunta compravendita di testimonianze di cui è accusato da Silvio Berlusconi. Era morta l’1 marzo scorso in circostanze ancora da chiarire all’ospedale Humanitas di Milano, dopo un ricovero di un mese.