È morto Alberto Rizzoli, ex amministratore delegato dell’omonima casa editrice: aveva 74 anni

(Gian Mattia D'Alberto/LaPresse)
(Gian Mattia D'Alberto/LaPresse)

È morto Alberto Rizzoli, nipote del fondatore della casa editrice Rizzoli, di cui fu amministratore delegato negli anni Settanta: aveva 74 anni. Secondo quanto riportano i giornali, Rizzoli si sarebbe ucciso nella sua tenuta a Rognano, in provincia di Pavia.

Rizzoli era nato a Como il 18 febbraio 1945 e aveva iniziato a lavorare nella casa editrice di famiglia fin da giovane. Nel 1974 ne divenne anche amministratore delegato, ma nel 1979 lasciò la carica in seguito a dissidi con il fratello Angelo, presidente del gruppo Rcs. Nel 1983 venne arrestato insieme al fratello Angelo e al direttore generale di Rcs Bruno Tassan Din per “bancarotta patrimoniale societaria in amministrazione controllata”, rimanendo in carcere 21 giorni per poi essere prosciolto in fase istruttoria. In seguito lasciò l’attività editoriale per dedicarsi alla gestione di un’azienda agricola a Rognano.