Una ministra canadese si è dimessa dopo essere stata accusata di aver ricevuto pressioni dal primo ministro per aiutare un’azienda a evitare un processo

 (Adrian Wyld/The Canadian Press via AP)
(Adrian Wyld/The Canadian Press via AP)

Jody Wilson-Raybould, ministra degli Affari dei reduci del governo canadese, si è dimessa dopo essere stata accusata di aver ricevuto pressioni dall’ufficio del primo ministro Justin Trudeau per aiutare la società SNC-Lavalin Group Inc a evitare un processo per corruzione. Le accuse sono state pubblicate in un’inchieste del quotidiano Globe and Mail e si riferiscono al 2018, quando Wilson-Raybould era ministra della Giustizia (ha cambiato incarico a gennaio a seguito di un rimpasto di governo). Secondo il Globe and Mail la ministra non avrebbe ceduto alle pressioni ricevute, mentre il primo ministro Trudeau ha negato le accuse.

Nella lettera in cui ha annunciato le sue dimissioni Wilson-Raybould non ha dato spiegazioni della sua decisione, dicendo semplicemente di essere «consapevole che molti canadesi desiderano che parli di argomenti che sono stati trattati dai media la scorsa settimana». Il primo ministro ha detto ai giornalisti di essere «sorpreso e deluso» dalla decisione di Wilson-Raybould di dimettersi, insistendo sul fatto che il suo governo non ha fatto nulla di inappropriato.