Bing, il motore di ricerca di Microsoft, è stato bloccato in Cina

Il presidente cinese Xi Jinping a Pechino (Fred Dufour - Pool/Getty Images)
Il presidente cinese Xi Jinping a Pechino (Fred Dufour - Pool/Getty Images)

Bing, il motore di ricerca di Microsoft, è stato bloccato in Cina. La notizia è iniziata a circolare mercoledì su segnalazione di diversi utenti, in seguito alcune fonti interne alla società di telecomunicazioni cinese China Unicom hanno confermato il blocco al Financial Times, dicendo di avere ricevuto dal governo l’ordine di rendere Bing inaccessibile. Bing era uno dei pochi motori di ricerca esteri a essere ancora consentito in Cina, grazie a un accordo con Microsoft che aveva accettato di proporre una versione censurata dei propri servizi come richiesto dal governo cinese. Non è chiaro che cosa abbia portato al blocco, ma negli ultimi mesi il presidente Xi Jinping ha dimostrato di volere imporre controlli molto più rigidi su Internet. Tutti i principali social network mondiali come Facebook, Instagram e Twitter sono bloccati da anni in Cina, mentre Google decise diversi anni fa di chiudere la propria versione cinese non volendo censurare i risultati delle ricerche.