A otto anni dalla “primavera araba” la capitale della Tunisia è considerata da molti un modello per come è riuscita a passare dal regime autoritario di Ben Ali alla democrazia, e il New York Times la cita come l’unica capitale del mondo arabo dove esiste una reale libertà d’espressione. Nonostante questo, però, i problemi in Tunisia non sono del tutto scomparsi, come dimostra la morte del giornalista tunisino Abderrazak Zorgui, che lo scorso 24 dicembre si è dato fuoco per protestare contro le difficili condizioni di vita nel paese. Oltre che per l’antica medina, costruita tra il 12esimo e il 16 secolo, il New York Times consiglia di visitare Tunisi per i caffè, le gallerie d’arte, le spiagge, le discoteche e per il cibo d’influenza francese. Anche i vini rossi locali non sono male. (Un uomo dà da mangiare ad alcuni piccioni nel cortile della moschea al-Zaytūna/AP Photo/Mosa'ab Elshamy)