In Bangladesh ha stravinto il partito della prima ministra Sheikh Hasina

Insieme ai suoi alleati ha ottenuto 288 seggi su 300, nonostante le accuse di gestire il potere in maniera sempre più autoritaria

Sheikh Hasina (AFP PHOTO / POOL / Daniel LEAL-OLIVAS
Sheikh Hasina (AFP PHOTO / POOL / Daniel LEAL-OLIVAS

Le elezioni che si sono tenute in Bangladesh domenica sono state stravinte dalla Lega popolare bengalese (anche conosciuta come Lega Awami, di centrosinistra), il partito della prima ministra Sheikh Hasina, che insieme ai suoi alleati ha ottenuto 288 dei 300 seggi in palio. L’opposizione guidata dal Partito nazionale del Bangladesh (BNP), che ha ottenuto solo sette seggi, ha definito il voto «ridicolo», ha parlato di violenze, intimidazioni e brogli e ha chiesto alla Commissione elettorale di annullare i risultati per permettere la convocazione di nuove elezioni. La Commissione ha detto a Reuters che indagherà sulle denunce di brogli.

Hasina è stata quindi riconfermata prima ministra per la quarta volta, la terza consecutiva, nonostante le accuse di gestire in maniera autoritaria il potere e di avere fatto una campagna elettorale molto violenta. Il BNP la accusa in particolare di avere fatto arrestare la sua più forte oppositrice, la 74enne Khaleda Zia, che è stata condannata a 17 anni con l’accusa di essersi appropriata di fondi destinati alla costruzione di un orfanotrofio. Secondo i suoi sostenitori, Zia è stata condannata per ragioni politiche.