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Le migliori foto di Spazio del 2018
Il lancio del razzo Delta IV Heavy di United Launch Alliance da Cape Canaveral, Florida (Stati Uniti), per trasportare in orbita la sonda Parker della NASA diretta verso il Sole
(Bill Ingalls/NASA via AP)
Il lancio del razzo Delta IV Heavy di United Launch Alliance da Cape Canaveral, Florida (Stati Uniti), per trasportare in orbita la sonda Parker della NASA diretta verso il Sole
(Bill Ingalls/NASA via AP)
Un cosmonauta russo nel corso di un’attività extraveicolare (EVA) all’esterno della Stazione Spaziale Internazionale lo scorso 11 dicembre
(Alexander Gerst / ESA)
La galassia a spirale barrata NGC 6744, visibile nella costellazione del Pavone, è ampia quasi 175mila anni luce, più della nostra Via Lattea, e si trova a 30 milioni di anni luce di distanza da noi
(NASA/ESA)
L’estuario del fiume Betsiboka in Madagascar, fotografato dalla Stazione Spaziale Internazionale dall’astronauta Ricky Arnold la scorsa estate
(NASA)
La Cometa 46P/Wirtanen è tornata a fare visita alla Terra questo dicembre, fu osservata per la prima volta 70 anni fa
(ESA)
L’eclissi lunare del 22 luglio, vista da Oloika, Kenya
(Simon Maina / AFP / Getty Images)
Il mare nei pressi di Eleuthera, isola delle Bahamas, ripreso dalla Stazione Spaziale Internazionale
(Ricky Arnold / NASA)
La scia di fumo lasciata da un razzo Falcon 9 di SpaceX in partenza per la Stazione Spaziale Internazionale il 29 giugno
(SpaceX)
Un’aurora boreale alle isole Lofoten, in Norvegia, nella notte del 3 marzo
(Olivier Morin/AFP/Getty Images)
La capsula da trasporto Cygnus agganciata al braccio robotico della Stazione Spaziale Internazionale, prima del suo attracco
(NASA)
L’eclissi lunare del 31 gennaio, vista da Santa Monica, California, Stati Uniti
(AP Photo/Ringo H.W. Chiu)
I due lanciatori del Falcon Heavy nell'ultima fase del loro rientro sincronizzato sulla Terra, dopo lo storico lancio del 6 febbraio
(SpaceX)
Una tempesta nell’emisfero nord del pianeta Giove: l’immagine è stata realizzata partendo dalle rilevazioni effettuate dalla sonda Juno della NASA a inizio febbraio
(Matt Brealey/Gustavo B C/JPL-Caltech/SwRI/MSSS/NASA)
Un cratere sulla superficie di Marte fotografato dalla sonda Mars Reconnaissance Orbiter (MRO)
(NASA)
La Nebulosa della Carena si trova nella parte centrale della Via Lattea, la nostra galassia, in una costellazione che porta il suo stesso nome. Dall'emisfero australe (quindi non il nostro) è spesso visibile in cielo a occhio nudo. Ha dimensioni notevoli, circa 260 anni luce di estensione, e al suo interno sono state rilevate alcune zone in cui si formano nuove stelle
(ESO)
Il pianeta Marte fotografato dal telescopio spaziale Hubble nell'estate, nel momento di sua massima vicinanza alla Terra dal 2003
(NASA, ESA, and STScI)
La vista dal primo volo spaziale condotto con successo dalla compagnia spaziale privata Virgin Galactic a metà dicembre
(Virgin Galactic)
La Nebulosa Tarantola ospita al suo centro 30 Doradus, una regione in cui si stanno formando milioni di stelle, e fa parte della Grande Nube di Magellano, una galassia vicina alla nostra Via Lattea. Al suo interno ci sono agglomerati di stelle di diverse età, alcune più giovani e di 2 milioni di anni fa, altre più antiche risalenti anche a 25 milioni di anni fa
(ESO)
Un panorama della Terra, vista dalla Stazione Spaziale Internazionale durante un sorvolo dell'Australia
(ESA/NASA)
Il grande tifone Trami fotografato dalla Stazione Spaziale Internazionale lo scorso settembre
(ESA/NASA-A.Gerst)
L’asteroide Bennu fotografato dalla sonda OSIRIS-REx ad appena 24 chilometri di distanza dal corpo celeste, una delle immagini più dettagliate di un asteroide mai realizzate
(NASA)
Il più ricco catalogo di quasi 1,7 miliardi di stelle visibili nella nostra galassia, la Via Lattea, realizzato dalla missione Gaia dell’Agenzia Spaziale Europea
(ESA)
Il primo selfie completo del lander InSight, arrivato su Marte il 26 novembre scorso per studiarne la sismicità
(NASA)
Il cratere Korolev, che si trova nelle pianure settentrionali di Marte, nei pressi del polo nord del pianeta. Ha un diametro di 82 chilometri ed è profondo quasi 2mila metri. Ospita al suo interno un’enorme mole di ghiaccio, che raggiunge uno spessore di 1,8 chilometri: una sorta di grande ghiacciaio permanente
(ESA)
A oltre 370 anni luce da noi, intorno a una stella piuttosto giovane, sta nascendo un nuovo pianeta: un gruppo di ricercatori è riuscito a fotografarlo. L’immagine è una delle testimonianze più accurate della formazione di un pianeta esterno al nostro sistema solare (cioè un esopianeta) finora raccolte
(ESO)
Il Falcon Heavy di SpaceX, il razzo spaziale più grande e potente sulla Terra, si è staccato dal suolo per la prima volta martedì 6 febbraio, in una gigantesca nuvola di polvere e vapore per raggiungere l’orbita terrestre
(JIM WATSON/AFP/Getty Images)
Saturno e i suoi anelli, fotografati il 27 giugno scorso
(NASA/ESA)
La Nebulosa Teschio, visibile nella costellazione della Poppa, è una regione in cui si formano grandi quantità di nuove stelle
(ESO)
Giove e le sue tumultuose tempeste nell’emisfero meridionale: l’immagine è stata realizzata dalla sonda Juno nel suo passaggio ravvicinato il 7 febbraio
(Geral Eichstädt/Sean Doran/JPL-Caltech/SwRI/MSSS/NASA)
Nubi e vortici formati dalle tempeste gioviane, in un’immagine scattata dalla sonda Juno in uno dei suoi passaggi ravvicinati intorno a Giove lo scorso maggio
(Geral Eichstädt/Sean Doran/JPL-Caltech/SwRI/MSSS/NASA)
Il manichino Starman alla guida della Tesla Roadster inviata nello Spazio grazie al Falcon Heavy, sullo sfondo la Terra
(SpaceX via AP)
Le Nebulosa Laguna, visibile nella costellazione del Sagittario, fotografata dal telescopio spaziale Hubble a febbraio: la nebulosa è a oltre 4mila anni luce dalla Terra e ospita una grande quantità di stelle in formazione
(NASA/ESA/STScl)
L’astronauta della NASA Ricky Arnold durante la sua passeggiata spaziale intorno alla Stazione Spaziale Internazionale, eseguita il 14 giugno scorso per installare alcune telecamere ad alta definizione
(NASA)
Una Luna piena idealmente sospesa sopra la Terra, fotografata dalla Stazione Spaziale Internazionale il 30 aprile
(NASA)
Il rover Curiosity della NASA si è scattato questo selfie il 20 giugno, mentre si trovava alle pendici del Monte Sharp, per alcune analisi del suolo
(NASA/JPL)
Questa fotografia realizzata dalla sonda Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) della NASA mostra una duna sulla superficie di Marte. Appare di un bellissimo blu elettrico, un colore sorprendente per un pianeta che di solito chiamiamo “rosso”. La duna si trova all’interno del cratere Lyot, che ha un diametro di circa 240 chilometri ed è a nord dell’equatore marziano. L’insolito blu è frutto di un’illusione: in realtà non è così blu. Come avviene spesso con le fotografie di Spazio, i colori nell’immagine sono stati intensificati per rendere più evidenti le differenze tra le varie porzioni di territorio, importanti per le analisi dei ricercatori. In realtà il complesso di dune è più che altro grigio, ma aumentando molto il contrasto dell’immagine vira verso il blu.
(NASA/JPL-Caltech/Univ. of Arizon)