È stata firmata la bozza del nuovo contratto dei dirigenti scolastici

L'entrata di una scuola di Genova, 31 ottobre 2018 (ANSA/LUCA ZENNARO)
L'entrata di una scuola di Genova, 31 ottobre 2018 (ANSA/LUCA ZENNARO)

È stata firmata la bozza del nuovo contratto dei dirigenti scolastici, cioè dei presidi, che prevede, tra le altre cose, un aumento dello stipendio mensile di 135 euro. Prevede anche l’equiparazione della parte fissa dello stipendio a quello degli altri dirigenti della pubblica amministrazione. La retribuzione dei presidi è costituita da tre voci: quella base (43.310 euro all’anno), più due quote: una fissa che è di 3.500 euro all’anno (mentre per gli altri dirigenti è di 12 mila euro) e una parte variabile. Nel nuovo contratto è prevista l’equiparazione ai dirigenti pubblici dello stesso comparto almeno per quanto riguarda la retribuzione della parte fissa. Tra le novità del nuovo contratto c’è anche la possibilità, per i presidi, di tornare alla funzione precedente entro i primi cinque anni di ruolo.

La firma della bozza, ha scritto il Corriere della Sera, «arriva dopo quasi dieci anni di attesa e sei mesi di trattativa serrata», ma resta da chiarire il problema sui fondi che vanno messi ancora a bilancio. I sindacati sottoporranno ora la bozza di accordo ad una consultazione tra i lavoratori e le lavoratrici per la successiva sottoscrizione in via definitiva.