Michael Cohen, ex avvocato di Donald Trump, è stato condannato a 3 anni di carcere

(Drew Angerer/Getty Images)
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Michael Cohen, ex avvocato del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e suo fidato collaboratore, è stato condannato a 3 anni di prigione per il suo ruolo nello scandalo delle somme di denaro corrisposte a due donne perché non rivelassero di aver avuto delle relazioni sessuali con l’attuale presidente. La condanna di Cohen, che da mesi collabora con le autorità e che si era dichiarato colpevole dei reati che gli erano contestati, è un guaio giudiziario significativo per Trump, e – seppur non direttamente collegata – arriva nell’ambito dell’inchiesta del procuratore speciale Robert Mueller sulla Russia.

Formalmente, Cohen è stato condannato per uso illecito dei fondi elettorali: l’accusa, in pratica, era di aver usato fondi elettorali per pagare le due donne – la modella Karen McDougal e l’attrice di film per adulti Stormy Daniels – allo scopo di farle tacere sulle relazioni extraconiugali di Trump con loro. Ma Cohen, a suo tempo, aveva detto agli investigatori che era stato Trump a ordinargli i pagamenti. Trump aveva inizialmente negato di sapere qualcosa al riguardo, poi aveva ammesso di esserne a conoscenza, ma aveva definito i pagamenti «semplici transazioni private», negando che fossero una violazione delle leggi sulle campagne elettorali.