
L’attore e comico Kevin Hart ha rinunciato a condurre la prossima edizione degli Oscar, che si terrà il 24 febbraio 2019, dopo le proteste provocate dai commenti omofobi che aveva fatto tra il 2009 e il 2011. Hart era stato scelto e annunciato martedì come prossimo presentatore della cerimonia, e sui social network avevano subito ripreso a circolare alcuni suoi vecchi tweet con battute irrispettose verso le persone gay, e il video di un suo spettacolo del 2010 in cui si augurava che suo figlio di tre anni non diventasse gay.
After seeing this @benfraserlee tweet, I did a search for every time Kevin Hart tweeted "fag," "homo," or "gay." It was…a lot. And he seems to have basically stopped tweeting those words after 2011 — i.e. the year his first stand-up movie became a hit. https://t.co/P8nTOilFgx pic.twitter.com/6uzPhnvt4F
— Adam B. Vary (@adambvary) December 5, 2018
Dopo proteste e polemiche, giovedì Hart, che ha 39 anni, aveva pubblicato due video su Instagram in cui diceva che da allora era cambiato e che aveva già rinnegato più volte quelle posizioni. In uno raccontava anche che l’Academy, l’associazione che gestisce gli Oscar, gli aveva imposto di scusarsi per non essere sostituito con qualcun altro ma che lui non l’avrebbe fatto: aveva già spiegato la questione molte volte e non voleva ritornare continuamente al passato.
Giovedì sera Hart ha infine annunciato su Twitter la decisione di non condurre più la cerimonia: «Non voglio essere una distrazione in una notte che dovrebbe celebrare così tanti artisti pieni di talento. Mi scuso sinceramente con la comunità LGBT per le parole insensibili dal mio passato».
Kevin Hart (Phillip Faraone/Getty Images for The Wall Street Journal and WSJ. Magazine)I'm sorry that I hurt people.. I am evolving and want to continue to do so. My goal is to bring people together not tear us apart. Much love & appreciation to the Academy. I hope we can meet again.
— Kevin Hart (@KevinHart4real) December 7, 2018