Sergej Wenergold è stato condannato a 14 anni di reclusione per l’attentato al pullman del Borussia Dortmund

(Marcel Kusch/picture-alliance/dpa/AP Images)
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Il tribunale di Dortmund ha condannato in primo grado a quattordici anni di reclusione Sergej Wenergold, l’uomo responsabile dell’attentato esplosivo al pullman della squadra di calcio tedesca del Borussia Dortmund dell’11 aprile 2017. Wenergold è stato giudicato colpevole di ventotto capi d’imputazione per tentato omicidio, numero che corrisponde ai passeggeri e alla scorta del pullman della squadra investiti dalle tre esplosioni. Lo scorso gennaio Wenergold aveva ammesso di aver attivato la detonazione dall’hotel da cui era partito il pullman, dove lui stesso alloggiava, ma non con l’intenzione di uccidere, bensì per trarre profitto dal crollo delle azioni della squadra, che però non fu così significativo. Wenergold ha 28 anni, è tedesco ma è nato e cresciuto nella città russa di Chelyabinsk, in una famiglia della comunità tedesca stanziatasi in Russia nel corso del Novecento. L’accusa aveva chiesto l’ergastolo.

Le tre esplosioni avvennero mentre il pullman della squadra stava raggiungendo il Signal Iduna Park per giocare l’andata dei quarti di finale di Champions League contro l’AS Monaco. La partita fu rinviata al giorno successivo, e fu vinta per 3-2 dal Monaco, che poi si qualificò al turno successivo. Nell’attentato fu ferito il difensore Marc Bartra, che si ruppe il polso, e un agente di polizia riportò danni all’udito.