Il Tribunale del Riesame ha annullato l’accusa di omicidio volontario per due delle persone accusate per la morte di Desirée Mariottini

Un gruppo di contestatori per l'arrivo del ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini davanti al complesso abbandonato in via dei Lucani a San Lorenzo dove Ë stato trovato il corpo senza vita di Desirée, Roma, 24 ottobre 2018. ANSA/ANGELO CARCONI
Un gruppo di contestatori per l'arrivo del ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini davanti al complesso abbandonato in via dei Lucani a San Lorenzo dove Ë stato trovato il corpo senza vita di Desirée, Roma, 24 ottobre 2018. ANSA/ANGELO CARCONI

Il Tribunale del Riesame ha annullato l’accusa di omicidio volontario per due delle persone accusate per la morte di Desirée Mariottini: i cittadini senegalesi Chima Alinno e Brian Minthe. Ansa scrive inoltre che il Tribunale del riesame ha “derubricato l’accusa di violenza sessuale di gruppo in abuso sessuale aggravato dalla minore età della vittima e riconosciuto il reato di spaccio per entrambi”.

Il corpo della 16enne Desirée Mariottini era stato trovato nella notte tra il 18 e il 19 ottobre in un edificio abbandonato nel quartiere San Lorenzo di Roma. Chima Alinno e Brian Minthe erano stati fermati pochi giorni dopo insieme al cittadino nigeriano Mamadou Gara: tutti e tre erano accusati di omicidio volontario, violenza sessuale di gruppo e cessione di stupefacenti. Il Tribunale del Riesame esaminerà mercoledì il caso di Mamadou Gara. Alinno e Minthe rimarranno comunque in carcere.