Il Paris Saint-Germain ha ammesso che alcuni suoi osservatori tenevano conto delle etnie dei giocatori per il reclutamento nelle giovanili

(FRANCK FIFE/AFP/Getty Images)
(FRANCK FIFE/AFP/Getty Images)

La dirigenza della squadra di calcio del Paris Saint-Germain ha ammesso che negli ultimi cinque anni alcuni suoi osservatori hanno tenuto conto delle etnie nei rapporti dei giocatori visionati, secondo i giornali francesi per tenere sotto controllo il numero di calciatori non bianchi nelle squadre giovanili. La notizia era stata riportata inizialmente dal giornale online francese Mediapart, una delle testate giornalistiche europee che sta lavorando ai milioni di documenti riservati sul calcio consegnati l’anno scorso al giornale tedesco Der Spiegel da una fonte anonima. Era stata diffusa anche l’immagine di uno di questi profili, il quale permetteva la categorizzazione dei giocatori visionati sotto le voci “francesi”, “magrebini”, “africani neri” e “antillani”.

Il PSG, oltre a confermare l’uso di questi moduli, ha aggiunto che proprio il mese scorso aveva iniziato un’indagine interna per capire in che modo queste categorizzazioni delle etnie fossero iniziate a circolare tra alcuni osservatori. Secondo la dirigenza sarebbero state introdotte da un ex dipendente a capo di una squadra di osservatori che operava in tutta la Francia. Secondo Mediapart l’ex dipendente in questione sosteneva che ci fosse bisogno di più “equilibrio” considerando “la maggioranza di africani, caraibici e asiatici” nelle squadre di calcio locali francesi. Il club ha aggiunto poi che tali metodi “tradiscono lo spirito e i valori principali del Paris Saint-Germain”. Già sette anni fa in Francia era nato un caso simile quando si venne a sapere che la federazione nazionale teneva monitorate le diverse etnie presenti nelle sue nazionali.