Il Messico ha offerto permessi di soggiorno temporanei alla “carovana” di migranti diretta negli Stati Uniti

Migranti a bordo di un camion per il trasporto di bestiame, tra Pijijiapan e Arriaga, in Messico, il 26 ottobre 2018 (AP Photo/Rodrigo Abd)
Migranti a bordo di un camion per il trasporto di bestiame, tra Pijijiapan e Arriaga, in Messico, il 26 ottobre 2018 (AP Photo/Rodrigo Abd)

Il presidente del Messico Enrique Peña Nieto ha offerto un permesso di soggiorno temporaneo ai migliaia migranti che fanno parte della cosiddetta “carovana” diretta negli Stati Uniti. Il permesso prevede un alloggio, cure mediche, istruzione per i bambini e posti di lavoro, oltre alla possibilità di richiedere un permesso di protezione internazionale. Le autorità messicane hanno detto che 1.700 migranti hanno già fatto richiesta per l’asilo, ma sembra che la maggior parte delle persone che stanno marciando con la carovana abbia rifiutato l’offerta del Messico perché il loro scopo rimane raggiungere gli Stati Uniti.

Al momento i migranti si trovano vicino ad Arriaga, nel Chiapas, cioè nel sud del Messico: sono lontani più di 1.600 chilometri dalla più vicina frontiera con gli Stati Uniti, quella di McAllen, in Texas. Se invece di provare ad attraversarla in Texas vorranno provare a farlo in California, alla frontiera tra Tijuana e San Diego, dovranno percorrere il doppio della strada. All’inizio dell’anno un’altra carovana scelse quel percorso: in quell’occasione però soltanto duecento persone del gruppo riuscirono ad attraversare il confine.

Come è iniziata la carovana dei migranti verso gli Stati Uniti