Dal 2019 il torneo di tennis di Wimbledon introdurrà i tie-break nell’ultimo set

(GLYN KIRK/AFP/Getty Images)
(GLYN KIRK/AFP/Getty Images)

A partire dalla prossima edizione il torneo di tennis di Wimbledon, il più famoso e prestigioso del mondo, ha annunciato che introdurrà il tie-break anche nell’ultimo set, cioè nell’ultimo periodo della partita, quando verrà raggiunto il punteggio di 12 a 12. Normalmente vince un set il primo tennista che arriva a vincere sei game – cioè i mini-periodi che compongono il set – con almeno due game di vantaggio sull’avversario. Dal 1976, però, arrivati sul punteggio di 6 a 6 i tennisti giocano un tie-break, un periodo di gioco con regole speciali e un sistema di conteggio dei punti un po’ diverso. Chi lo vince si porta quindi sul 7 a 6, vincendo il set.

Fu una soluzione per accorciare le partite, che in precedenza si protraevano spesso eccessivamente a lungo, ma non fu previsto per l’ultimo set, che invece può durare potenzialmente all’infinito: finché un giocatore non ottiene due game di vantaggio. Da tempo in molti chiedevano che il tie-break fosse previsto anche nell’ultimo set, e Wimbledon ha deciso di adottare questa soluzione dopo che quest’anno l’ultimo set della semifinale tra Kevin Anderson e John Isner è finito 26-24. In quell’occasione Anderson aveva chiesto che venisse rivisto il formato delle partite, che da un certo punto in poi diventano molto meno spettacolari per la stanchezza dei giocatori. Wimbledon è il primo tra i tornei del Grande Slam – gli altri sono US Open, Roland Garros e Australian Open – a introdurre questa regola.