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  • Martedì 11 settembre 2018

Gli Stati Uniti si preparano per l’uragano Florence

Un milione di persone dovrà lasciare la propria casa; entro giovedì arriverà sulla costa sud-est portando venti molto forti e piogge intense

L'uragano Florence visto dalla Stazione Spaziale Internazionale, in orbita intorno alla Terra (NASA)
L'uragano Florence visto dalla Stazione Spaziale Internazionale, in orbita intorno alla Terra (NASA)

Gli abitanti della costa sud-est degli Stati Uniti si stanno preparando al passaggio di Florence, un uragano di categoria 4 (su 5) che si sta rafforzando sull’oceano Atlantico con venti che raggiungono i 220 chilometri orari di velocità. Negli stati del South Carolina, North Carolina e Virginia sono stati emessi ordini di evacuazione che interessano circa un milione di persone. Molte di loro avranno tempo fino a mezzogiorno (ora locale, le 18 in Italia) di martedì 11 settembre per rispettare le ordinanze, e lasciare le loro abitazioni considerate a rischio nel caso in cui l’uragano non perda potenza nelle prossime 36 ore. Nella notte tra lunedì e martedì Florence si trovava a circa 750 chilometri sud-est delle Bermuda, muovendosi verso ovest-nord-ovest a una velocità intorno ai 20 chilometri orari.

Stando alle previsioni del Centro Nazionale Uragani degli Stati Uniti, Florence dovrebbe raggiungere la terraferma nella giornata di giovedì 13 settembre. La prima area a essere interessata dal suo passaggio sarà quella di Wilmington nel North Carolina. La perturbazione dovrebbe poi continuare a spingersi verso nord, perdendo man mano forza.

Nel loro bollettino, i meteorologi spiegano che nelle prossime 36 ore Florence dovrebbe acquisire maggiore potenza, diventando un “grande uragano estremamente pericoloso”. I venti più forti si dovrebbero concentrare in un raggio di 65 chilometri dal centro della perturbazione, mentre altri meno intensi (ma comunque paragonabili a quelli di una tempesta tropicale) copriranno un raggio di circa 240 chilometri dal centro dell’uragano.

Gli abitanti di Bermuda e Bahamas si stanno preparando al passaggio di Florence, che dovrebbe transitare nei pressi delle isole tra la tarda giornata di martedì 11 settembre e le prime ore di mercoledì 12 settembre. La perturbazione si allontanerà, raggiungendo poi la costa degli Stati Uniti.

Rinforzi protettivi in legno per l’uragano Florence, Wrightsville Beach, North Carolina, 10 settembre (Ken Blevins /The Star-News via AP)

Oltre ai forti venti, Florence porterà piogge intense e allagamenti. A Charleston, nel South Carolina, potrebbero cadere diversi centimetri di pioggia portando ad alluvioni consistenti: la città si trova a pochi metri al di sopra del livello del mare. Le scuole nella zona saranno chiuse a partire da martedì, così come alcuni uffici pubblici e parte delle autostrade, per riservare le corsie al passaggio dei mezzi di soccorso e aiuto nella fase di evacuazione.

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha scritto diversi tweet su Florence, invitando la popolazione a non sottovalutare i rischi e a seguire le indicazioni delle autorità locali. Trump ha già approvato una dichiarazione di emergenza per il North Carolina e per il South Carolina, dando maggiori poteri e risorse alle amministrazioni dei due stati. La Marina militare statunitense ha programmato l’invio di una trentina di navi, per contribuire alla gestione dell’emergenza.

I media statunitensi raccontano senza sosta ogni evoluzione di Florence, talvolta con qualche sensazionalismo che contribuisce a fare aumentare le apprensioni e il senso di emergenza da parte della popolazione.

Persone fanno scorta di acqua e provviste per l’uragano, Charleston, South Carolina, 10 settembre (Grace Beahm Alford/The Post And Courier via AP)

Nei supermercati si sono formate lunghe code per recuperare beni di prima necessità, batterie, torce e sacchi di sabbia per isolare le case e ridurre i rischi di trovarsele allagate; molti negozi hanno finito le scorte in poche ore.