Un quarto dei migranti arrivati in Italia con la Diciotti ha lasciato i centri di accoglienza

(ANSA/ORIETTA SCARDINO)
(ANSA/ORIETTA SCARDINO)

Il governo italiano ha fatto sapere che 40 dei 144 migranti maggiorenni sbarcati in Italia a bordo della Diciotti, la nave militare che ad agosto è rimasta per giorni al centro di un caso nazionale, non si trovano più nei centri a cui erano stati assegnati. Lo hanno fatto sapere all’ANSA i due sottosegretari all’Interno, Stefano Candiani e Nicola Molteni. Molti di loro stanno probabilmente cercando di superare il confine per raggiungere altri paesi europei, come fanno spesso i richiedenti asilo che hanno parenti o amici che vivono già in un paese europeo.

Buona parte dei migranti sbarcati dalla Diciotti è stata affidata alle strutture della Chiesa cattolica. Nessuno di loro è obbligato a risiedere nel centro che gli è stato assegnato, che non ha nessuna autorità per trattenerlo: secondo il regolamento europeo di Dublino, però, ciascun richiedente asilo dovrebbe rimanere nel paese che esamina la sua richiesta (nel loro caso, l’Italia).

ANSA ha anche ottenuto alcune informazioni sulle persone che si sono allontanate, probabilmente dallo stesso ministero dell’Interno:

Nel dettaglio, a quanto si apprende, sei si sono allontanati il primo giorno di trasferimento, cioè venerdì 31. A questi si aggiungono 2 eritrei destinati alla Diocesi di Firenze che si sono allontanati in data 2 settembre; altri 19 il cui allontanamento è stato riscontrato il 3 settembre, e 13 il cui allontanamento è stato riscontrato ieri ed erano destinati a varie Diocesi.