Donald Trump ha sbloccato una ventina di persone su Twitter

C'entra una sentenza di maggio, ma non è chiaro perché siano stati sbloccati proprio loro e proprio ora

(SAUL LOEB/AFP/Getty Images)
(SAUL LOEB/AFP/Getty Images)

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha sbloccato su Twitter almeno 20 profili che aveva bloccato in precedenza dal suo account ufficiale. La questione ha a che fare con il primo emendamento della Costituzione statunitense, quello sulla libertà di parola e di espressione.

A maggio un tribunale di New York aveva infatti deciso che, bloccando qualcuno su Twitter dal suo profilo ufficiale, Trump violava il diritto di quelle persone a essere informate, perché una persona bloccata su Twitter non può leggere i tweet di chi l’ha bloccata. Dopo la sentenza di maggio Trump aveva sbloccato 7 profili; nelle ultime ore ne ha sbloccati almeno altri 20. Nella pratica, per Trump cambierà comunque pochissimo. Anche senza bloccare un profilo, è possibile renderlo “muto”: impedire cioè che i suoi tweet o messaggi risultino visibili all’utente che l’ha bloccato.

I profili sbloccati da poco fanno parte dei 41 inseriti in una lista compilata dal Knight First Amendment Institute, un istituto privato della Columbia University che agisce perché venga rispettato il primo emendamento. Non è possibile dire con esattezza quanti profili Trump abbia sbloccato in tutto nelle ultime ore, ma è certo che al momento ci siano alcune migliaia di profili ancora bloccati. Tra le persone che hanno comunicato di essere state sbloccate nelle ultime ore ci sono sceneggiatori, giornalisti e persone relativamente note e seguite su Twitter. Tra le persone che ancora risultano bloccate da Trump c’è invece la nota comica, attrice, autrice e conduttrice televisiva Rosie O’Donnell.

Il Knight First Amendment Institute aveva scritto il 10 agosto una lettera al Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti, invitando Trump a sbloccare i 41 utenti. Non è chiaro perché alcuni di loro siano stati sbloccati ora, anche perché la sentenza di maggio non prevedeva nessun obbligo o ingiunzione ma stabiliva solo un principio legale.