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Storie di famiglie coreane separate
Lee Jong-hak, 83 anni, tra le foto del matrimonio della sorella in Corea del Nord, nel suo appartamento a Seul, 12 luglio 2018
(Woohae Cho/Getty Images)
Lee Jong-hak, 83 anni, tra le foto del matrimonio della sorella in Corea del Nord, nel suo appartamento a Seul, 12 luglio 2018
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Lee Jong-hak, 83 anni, guarda le foto del matrimonio della sorella in Corea del Nord, nella sua casa di Seul, 12 luglio 2018. Fuggì dalla Corea del Nord nel 1951, durante la guerra, con il fratello, la sorella e il cognato: il resto della famiglia non li seguì perché pensava che il conflitto non sarebbe durato a lungo. Durante la guerra dovette arruolarsi nell'aeronautica militare e servire nel controspionaggio. Non si aspetta che le persone che conosceva siano ancora vive.
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Park Seong-hwan, 77, tra le foto di famiglia nel suo appartamento in Corea del Sud, Seul, 14 luglio 2018
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Park Seong-hwan, 77 anni, guarda una foto di famiglia nel suo appartamento di Seul, 14 luglio 2018. Suo padre divenne professore all'università di Seul prima della guerra, così la famiglia traslocò. Il padre e lo zio si scambiarono molte lettere fino alla guerra di Corea, ma da quel momento non ebbero più notizie dal resto della famiglia in Corea del Nord. Suo padre credeva che sarebbe riuscito a rivedere suo fratello prima di morire, ma è morto dieci anni fa senza riuscirci
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Min Dongseong, 82 anni, mostra le foto che ha conservato da quando è scappato dalla Corea del Nord, nel suo appartamento a Incheon, Corea del Sud, 12 luglio 2018. Min viene dalla provincia di Hwanghaedo, in Corea del Nord, da cui è scappato nel 1950 con la nonna e una zia per rifugiarsi a Incheon, dove viveva un'altra zia. Avevano intezione di rimanere a Incheon solo qualche giorno, per evitare le tensioni, ma "pochi giorni divennero 67 anni". Il confine venne chiuso e non poterono più tornare a casa. Grazie a un intermediario cinese ha provato a cercare sua sorella minore (non pensava che la madre fosse ancora viva), ma crede di essere stato truffato dall'uomo, che gli ha portato foto della presunta sorella e di una zia in cui però non vede nessuna somiglianza con vecchie foto di famiglia
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Alcune foto di famiglia di Min Dongseong, 82 anni, Incheon, 18 luglio 2018
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Min Dongseong, 82 anni, con le foto che ha conservato da quando è scappato dalla Corea del Nord, nel suo appartamento di Incheon, Corea del Sud, 18 luglio 2018
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Yoon Ilyoung, 81 anni, nel suo appartamento di Seul, Corea del Sud, davanti a una sua foto da bambino scattata in Corea del Nord 70 anni prima. La sua famiglia fuggì prima della guerra, in seguito alla confisca dei terreni di loro proprietà da parte dei comunisti.
La sua città di origine, Jangdan-gun, si trova nella zona demilitarizzata ed quindi è molto vicino al confine, al punto da poterla vedere dall'osservatorio militare in Corea del Sud.
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Yoon Ilyoung, 81 anni, guarda una sua foto da bambino scattata in Corea del Nord 70 anni prima, nel suo appartamento di Seul, 12 luglio 2018
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Baek Seokhoon, 82 anni, guarda una mappa della sua città natale in Corea del Nord, Bakcheon-gun (Pyeonganbukdo), proiettata nel suo negozio di Seul, Corea del Sud, 12 luglio 2018. La sua famiglia si trasferì in Corea del Sud nel 1947 dopo che i suoi beni e territori vennero confiscati dai comunisti
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Baek Seokhoon, 82 anni, con una mappa della sua città natale in Corea del Nord, Bakcheon-gun (Pyeonganbukdo), nel suo negozio di Seul, Corea del Sud, 12 luglio 2018
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Baek Seongyoen, 84 anni, è una delle 250 persone selezionate per la 21esima riunione delle famiglie divise tra Corea del Nord e del Sud. Fuggì a sud nel 1951, quando l'esercito cinese avanzò verso sud.
Pensava di rifugiarsi a sud solo per pochi giorni, ma per farlo dovette arrivare fino a Taegu con la sorella: una volte arrivate perse la sorella e Baek Seongyoen rimase sola. Nel 1968 ritrovò a Seul una nonna e un cugino, ma non ha più avuto notizie dal resto della famiglia in Corea del Nord e crede che i suoi fratelli siano tutti morti. Si aspetta di entrare nella lista finale delle 100 persone selezionate per il ricongiungimento familiare e spera di poter incontrare i suoi nipoti.
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Ritratti nella casa di Baek Seongyoen, 84 anni, una delle 250 persone selezionate per la 21esima riunione delle famiglie divise tra Corea del Nord e del Sud
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Kim Guhyeon, 90 anni, davanti a una mappa della sua città natale in Corea del Nord, Guseong-gun, nel suo appartamento di Uijeongbu, Corea del Sud, 19 luglio 2018
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Kim Guhyeon, 90 anni, sta guardando una mappa della sua città d'origine in Corea del Nord nel suo appartamento di Uijeongbu, in Corea del Sud, 19 luglio 2018.
Prima della guerra di Corea aiutava suo padre, che era un leader nazionalista e religioso, e quando vide che lui e le opposizioni cominciavano a venire oppressi dai comunisti, decise di trasferirsi nel Sud, che era sotto il controllo degli Stati Uniti. Non ebbe la possibilità di contattare nessuno della sua famiglia e della sua città da quando li lasciò nel maggio del 1947 fino al 2003. Nel 2003 ha incontrato un disertore nordcoreano che veniva dalla sua città d'origine che gli ha parlato della sua famiglia. Ha provato a contattarli tramite un intermediario cinese e alla fine è riuscito a chiamare suo fratello nel 2015. Il fratello gli detto che aveva bisogno di soldi per vivere, così gli ha mandato 4000 dollari. Quando si sono sentiti una seconda volta, il fratello gli ha di nuovo detto che aveva bisogno di soldi, ma Kim non ne aveva abbastanza da mandare e non lo ha più sentito da allora. Usando delle immagini satellitari, realizò una miniatura della sua città natale per la nostalgia di casa.
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Bae Ki-yeol, 89 anni, da Anakgun, in Corea del Nord, nel suo appartamento di Ilsan, Corea del Sud, 19 luglio 2018. Bae venne assegnata come insegnante in una scuola elementare di Seul nel 1949. Quando l'esercito cinese avanzò durante la guerra di Corea nel 1951, dovette fuggire a piedi verso Pusan e visse con altri sfollati in un campo profughi fino all'armistizio, quando tornò a Seul e cominciò a cercare vecchie conoscenze, con cui ha organizzato un incontro annuale fino a tre anni fa
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Park Ok-soon, 93 anni, nella sua casa di Seul, 20 luglio 2018. Park seguì il marito a Seul e viveva lì quando seppe della morte di suo padre in Corea del Nord. Al tempo non fu difficile andare in città per i funerali, ma nel 1948 la tensione si alzò al confine sul 38esimo parallelo e non riuscì a tornare a Seul per 3 anni. Quando l'esercito cinese avanzò durante la guerra di Corea nel 1951, salì una barca a vela nel porto di Sapo e riuscì ad arrivare al posto di Pusan su una barca americana, dove incontrò casualmente un cugino, e riuscì a tornare dal marito. Dice di essere stata molto fortunata durante la guerra e che spera solo che le persone che ha lasciato in Corea del Nord abbiano avuto una vita semplice
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Park Ok-soon, 93 anni, mostra una foto di famiglia nella sua casa di Seul, 20 luglio 2018
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Lee Gangje, 85 anni, nella sua casa di Ilsan, Corea del Sud, 19 luglio 2018, con proiettata una foto della sua famiglia in Corea del Nord. La guerra iniziò quando aveva 17 anni e frequentava ancora la scuola: dovette arruolarsi nell'esercito e rimase in servizio fino a un anno dopo la fine della guerra, nel 1954. Era di stanza a Gimpo, in Corea del Sud, che si trovava dalla parte opposta del fiume rispetto alla sua città natale in Corea del Nord: durante l'armistizio il fiume divenne un confine tra i due stati, e lui non potè più attraversarlo. Suo fratello, che combatteva nella marina sudcoreana, venne ucciso in guerra 2 settimane prima dell'armistizio, mentre un altro fratello che andò a sud con lui morì dopo aver sofferto a lungo per gli effetti dell'esposizione ai defolianti durante la guerra del Vietnam. Ha lasciato la madre e una sorella in Corea del Nord.
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Una foto della famiglia di Lee Gangje, 85 anni, in Corea del Nord, mentre la mostra nella sua casa di Ilsan, Corea del Sud, 19 luglio 2018
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