L’avvocato della Casa Bianca ha collaborato con l’inchiesta di Mueller su Trump

Negli ultimi nove mesi ha parlato per più di 30 ore con gli investigatori, e potrebbe essere una svolta

(Alex Wong/Getty Images)
(Alex Wong/Getty Images)

Secondo una lunga e dettagliata inchiesta del New York Times, l’avvocato della Casa Bianca Don McGahn sta collaborando estesamente con l’inchiesta del procuratore speciale Robert Mueller sull’ingerenza russa nell’ultima campagna elettorale americana e sul presunto tentativo del presidente Trump di ostacolare le indagini sul caso. È uno sviluppo importante e inatteso del caso: quasi nessuno si aspettava che un collaboratore così stretto di Trump potesse parlare agli investigatori, a cui è tenuto per legge a dire la verità. Né la Casa Bianca né il procuratore speciale hanno commentato l’inchiesta del New York Times. Su Twitter, Trump ha definito l’inchiesta del New York Times una “fake news” scritta da “giornalisti fake”.

McGahn ha 50 anni e una lunga carriera di funzionario alle spalle. È una delle poche persone ancora alla Casa Bianca fra quelle assunte nei primi mesi dell’amministrazione Trump, e il suo ruolo è stato spesso centrale: fu lui, ad esempio, che secondo un’altra inchiesta del New York Times, l’estate scorsa convinse Trump a non licenziare Mueller, cosa che avrebbe potuto avviare una catena di reazioni molto negative per Trump.

Si sa che McGahn collabora con gli investigatori di Mueller da circa nove mesi, durante i quali ha parlato con loro in tre occasioni per un totale di 30 ore di interrogatorio. Alcuni osservatori si sono stupiti del fatto che la Casa Bianca non abbia cercato di impedire in qualche modo la sua testimonianza, che è avvenuta in forma volontaria. Scrive il New York Times:

Non è chiaro se Trump abbia capito la profondità della collaborazione di McGahn col procuratore speciale. Il presidente crede erroneamente che McGahn debba comportarsi come un normale avvocato e difendere gli interessi del suo cliente, secondo una fonte che è al corrente del suo pensiero.

Non è ancora chiaro se e quanto la testimonianza di McGahn sarà centrale nell’inchiesta di Mueller, che con tutta probabilità dovrebbe continuare anche nei prossimi mesi.