La ragazza di Verona che era stata portata in Pakistan dalla famiglia per abortire è tornata in Italia

(ANSA / MATTEO BAZZI)
(ANSA / MATTEO BAZZI)

La ragazza di Verona che era stata portata in Pakistan dalla famiglia per abortire, conosciuta soltanto come Farah, è oggi tornata in Italia grazie all’intervento del ministero degli Esteri. La scorsa settimana, Farah era stata liberata dalla polizia pakistana, e dopo aver passato alcuni giorni nella casa dell’ambasciatore italiano a Islamabad è stata riportata in aereo in Italia: è atterrata oggi a Malpensa.

Secondo quanto riportato dai giornali e confermato da fonti diplomatiche, Farah era stata portata in Pakistan lo scorso febbraio e da allora era rimasta prigioniera in casa: sua madre e le sue sorelle le avevano sottratto i documenti. La ragazza era rimasta incinta lo scorso autunno e avrebbe dovuto partorire a giugno; insieme al fidanzato, italiano di origini colombiane, aveva deciso di tenere il bambino, ma la famiglia di lei era contraria e l’aveva portata in Pakistan senza dirle le vere ragioni del viaggio, costringendola poi all’interruzione della gravidanza.