
Lo scrittore dominicano Junot Díaz, che ad aprile aveva raccontato per la prima volta di quando venne stuprato a otto anni, è stato accusato di comportamenti inopportuni e aggressivi da tre donne nel mondo dell’editoria, scrive il sito The Cut.
Zinzi Clemmons, autrice del romanzo What We Lose, ha raccontato su Twitter che lui tentò forzatamente di baciarla a un workshop a cui lei l’aveva invitato quando era una studentessa: «Avevo 26 anni e lui cercò il momento giusto per mettermi all’angolo e baciarmi contro la mia volontà. Non sono decisamente l’unica con cui l’ha fatto, e non voglio più restare in silenzio».
As a grad student, I invited Junot Diaz to speak to a workshop on issues of representation in literature. I was an unknown wide-eyed 26 yo, and he used it as an opportunity to corner and forcibly kiss me. I'm far from the only one he's done this 2, I refuse to be silent anymore.
— zinziclemmons (@zinziclemmons) May 4, 2018
La scrittrice Carmen Maria Machado, finalista del premio letterario National Book Award per Her Body and Other Parties, ha raccontato sempre su Twitter di quanto Díaz la aggredì verbalmente durante un incontro col pubblico, quando lei gli chiese il motivo dei rapporti patologici che avevano i suoi personaggi con le donne. «La cosa che mi colpì di più fu la rapidità con cui scomparvero il suo progressismo e la sua genialità; quanto facilmente scivolò nella violenza e nella misoginia al primo istante in cui cessarono le onde di lode e adorazione».
He asked me to back up my claim with evidence. I cited several passages from the book in front of me. He raised his voice, paced, implied I was a prude who didn't know how to read or draw reasonable conclusions from text.
— Carmen Maria Machado (@carmenmmachado) May 4, 2018
Machado conclude dicendo che «Junot Díaz è un misogino ampiamente lodato e amatissimo. I suoi libri sono retrogadi e sessisti. Ha trattato orrendamente le donne in ogni modo possibile. E le storie su #MeToo sono appena cominciate».
Junot Díaz is a widely lauded, utterly beloved misogynist. His books are regressive and sexist. He has treated women horrifically in every way possible. And the #MeToo stories are just starting. ¯_(ツ)_/¯
— Carmen Maria Machado (@carmenmmachado) May 4, 2018
Anche Monica Byrne, autrice di The Girl in the Road, ha accusato Díaz su Facebook di averle urlato contro a una cena di lavoro a cui l’aveva invitato e di averla contraddetta su tutto: «non avevo mai subito una misoginia così violenta in tutta la mia vita».
I’ve been waiting for this one to come out for a long time.Here’s my story about Junot Díaz. It’s corroborated by my…
Gepostet von Monica Byrne am Freitag, 4. Mai 2018