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  • Domenica 22 aprile 2018

Come festeggiare la Giornata della Terra

La storia della festa del pianeta su cui viviamo, e un po' di consigli per affrontarla come si deve

Il ciclone Linda al largo delle coste della California, Stati Uniti, fotografato dall'astronauta Scott Kelly
Il ciclone Linda al largo delle coste della California, Stati Uniti, fotografato dall'astronauta Scott Kelly

Oggi è la Giornata della Terra, un’occasione per celebrare il pianeta su cui viviamo e per affrontare questioni che riguardano la protezione dell’ecosistema, la lotta all’inquinamento e il modo per contrastare il progressivo esaurimento delle riserve naturali e la scomparsa di tante specie di animali e vegetali.

La Giornata della Terra si celebra ogni anno il 22 aprile dal 1970, anno in cui fu indetta per la prima volta dalle Nazioni Unite seguendo gli intenti del movimento ecologista degli Stati Uniti. Tra gli ideatori della Giornata della Terra ci fu il senatore Democratico statunitense Gaylord Nelson, che aveva già organizzato una serie di incontri e conferenze dedicati ai temi dell’ambiente.

Da dove viene la Giornata della Terra

Tra gennaio e febbraio del 1969 a Santa Barbara, in California, ci fu uno dei più gravi disastri ambientali degli Stati Uniti, causato dalla fuoriuscita di petrolio da un pozzo della Unione Oil: l’incidente portò Nelson a occuparsi in modo più attento e continuativo delle questioni ambientali, per portarle all’attenzione dell’opinione pubblica, ricalcando quanto avevano fatto i movimenti di protesta contro la guerra del Vietnam.

Il 22 aprile 1970 si tenne la prima Giornata della Terra, cui parteciparono milioni di cittadini statunitensi, con il coinvolgimento di migliaia di college, università e altre istituzioni accademiche, associazioni ambientaliste. Fu anche istituito l’Earth Day Network (EDN), un’organizzazione diventata poi internazionale per coordinare le iniziative dedicate all’ambiente durante tutto l’anno (dell’EDN fanno ora parte migliaia di movimenti e associazioni da tutto il mondo).

Considerato il successo e l’interesse intorno alla Giornata della Terra, l’anno seguente le Nazioni Unite ufficializzarono la partecipazione all’organizzazione, dando nuova visibilità e rilievo all’iniziativa. In oltre 45 anni, la Giornata della Terra ha contribuito in modo determinante allo svolgimento di iniziative ambientali in tutto il mondo che, nel 1992, portarono all’organizzazione a Rio de Janeiro del cosiddetto Summit della Terra, la prima conferenza mondiale dei capi di stato sull’ambiente. Da allora la Giornata della Terra è anche diventata l’occasione per divulgare informazioni scientifiche, e rendere più consapevoli le persone, sui rischi che comporta il riscaldamento globale e sulle soluzioni che possono essere adottate per contrastarlo.

Alcuni consigli per festeggiare la Giornata della Terra

L’adozione di nuove politiche e accordi internazionali sono la base per ridurre le cause del riscaldamento globale, ma nel 1970 come oggi, buona parte della responsabilità ricade su ciascuno di noi e su un uso più responsabile delle risorse che abbiamo a disposizione. I consigli sono quelli di sempre, ma può essere utile un breve ripasso dei comportamenti più semplici da adottare per ridurre il proprio impatto sull’ambiente:

  • l’utilizzo di lampadine a basso consumo consente di ridurre di molto la quantità di energia necessaria per illuminare gli ambienti di casa; inoltre, le nuove lampadine LED sono molto più pratiche e durano più a lungo delle precedenti generazioni di lampadine fluorescenti a basso consumo;
  • seguire le indicazioni per la raccolta differenziata – a partire dalla separazione di vetro, plastica, carta e umido – rende più semplice ed economico il riciclo dei materiali, e al tempo stesso contribuisce a ridurre i costi della tassa per i rifiuti;
  • aria condizionata e riscaldamento dovrebbero essere tenuti entro un intervallo di 5 °C in meno o in più rispetto alla temperatura esterna, per ottenere la massima resa e al tempo stesso ridurre i consumi di energia elettrica o gas;
  • mezzi pubblici, biciclette o i piedi sono ottimi sostituti dell’automobile, e una alternativa più salutare (poi, certo, molto dipende dall’offerta di servizi per questo tipo di trasporti nella propria città, ma anche su questo si può migliorare esigendo più attenzione da parte delle amministrazioni cittadine);
  • l’acqua non è una risorsa infinita, oltre al classico consiglio di non lasciare il rubinetto aperto mentre ci si lavano i denti o di preferire la doccia al bagno, è bene utilizzare elettrodomestici come lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico, oltre all’acqua si risparmia qualcosa anche in bolletta;
  • se state pensando di cambiare un elettrodomestico, scegliete quelli di categoria A, che consumano molta meno energia rispetto alla loro resa e sono spesso costruiti con materiali più ecologici;
  • rifiuti speciali come batterie, computer, smartphone e tablet devono essere portati nei centri di raccolta del proprio comune e non lasciati nei normali cassonetti; se il dispositivo è lento, ma funziona comunque ancora, può essere donato a scuole o altre istituzioni.