È stata avviata un’azione legale contro un’azienda sarda e alcuni funzionari italiani per la vendita di armi all’Arabia Saudita

Tre diverse organizzazioni umanitarie hanno avviato una causa legale contro funzionari del ministero degli Esteri italiano e contro una società sussidiaria dell’azienda tedesca Rheinmetall con l’accusa di avere venduto armi all’Arabia Saudita, armi poi usate per bombardare lo Yemen.

Le organizzazioni, che si sono rivolte alla Procura di Roma, sono l’italiana Rete italiana per il disarmo, la yemenita Mwatana Organization for Human Rights e l’European Center for Constitutional and Human Rights, con base a Berlino, in Germania. La causa riguarda le attività della società Rheinmetall, che ha una società sussidiaria in Sardegna, la RWM Italia S.p.a., che stando a diverse ricostruzioni giornalistiche fa affari vendendo bombe ai sauditi. L’azione legale si concentra in particolare su un episodio, nel quale sarebbero state usate bombe prodotte dalla RWM: il bombardamento in Yemen dell’8 ottobre 2016, quando furono uccisi sei membri della stessa famiglia, tra cui quattro bambini.

Un’azienda sarda sta facendo affari vendendo bombe all’Arabia Saudita

Dopo una grossa inchiesta giornalistica del New York Times risalente al dicembre 2017, il governo italiano aveva negato che le licenze concesse a RWM violassero la legge italiana o il diritto internazionale: «L’Arabia Saudita non è soggetta ad alcuna forma di embargo, sanzione o altra misura restrittiva internazionale o europea», aveva detto il ministero degli Esteri.