Le ossa trovate in un pozzo vicino a Porto Recanati potrebbero essere di una ragazza bengalese scomparsa nel 2010

La polizia scientifica intenta a fare dei rilevamenti vicino al pozzo in cui sono state trovate ossa umane nei dintorni dell'Hotel House di Porto Recanati, il 28 marzo 2018 (ANSA)
La polizia scientifica intenta a fare dei rilevamenti vicino al pozzo in cui sono state trovate ossa umane nei dintorni dell'Hotel House di Porto Recanati, il 28 marzo 2018 (ANSA)

Il 28 marzo in un pozzo a Santa Maria in Potenza di Porto Recanati, in provincia di Macerata, sono state trovate ossa umane, in circa cinquanta frammenti: finora le indagini hanno appurato che si tratta dei resti di almeno due persone diverse e gli investigatori ipotizzano che una delle due possa essere Cameyi Mossamet, una ragazza bengalese scomparsa ad Ancona nel 2010. Oltre alle ossa sono stati trovati anche un fermaglio per capelli, un pezzo di un foulard, una scarpa e una maglietta. La procura di Macerata ha aperto un’indagine per omicidio e occultamento di cadavere.

Il pozzo in cui sono state ritrovate le ossa si trova vicino a un condominio chiamato Hotel House, in cui vivono oltre duemila persone, in gran parte di origine straniera. Costruito per ospitare seconde case per le vacanze alla fine degli anni Sessanta, viene chiamato “ecomostro” per le sue dimensioni. È considerato al centro di una zona di degrado e spesso la polizia vi conduce delle indagini relative allo spaccio di droga. All’epoca delle indagini sulla scomparsa di Mossamet si parlò dell’Hotel House perché l’ultima traccia della ragazza è un video fatto da una telecamera davanti all’edificio. Nel video Mossamet era con il suo fidanzato, un ragazzo indiano, che viveva con la sua famiglia nell’Hotel House.