Due importanti funzionari sudcoreani sono partiti per la Corea del Nord: incontreranno Kim Jong-un

Chung Eui-yong, consigliere per la sicurezza nazionale del presidente sudcoreano Moon Jae-in (al centro), e Suh Hoon, capo dei servizi segreti sudcoreani (secondo da sinistra), a un aeroporto militare vicino a Seul (JUNG YEON-JE/AFP/Getty Images)
Chung Eui-yong, consigliere per la sicurezza nazionale del presidente sudcoreano Moon Jae-in (al centro), e Suh Hoon, capo dei servizi segreti sudcoreani (secondo da sinistra), a un aeroporto militare vicino a Seul (JUNG YEON-JE/AFP/Getty Images)

Due importanti funzionari sudcoreani sono partiti lunedì per incontrare il dittatore nordcoreano Kim Jong-un, in quella che sarà la prima riunione di questo livello degli ultimi sei anni. I due funzionari sono Chung Eui-yong, consigliere per la sicurezza nazionale del presidente sudcoreano Moon Jae-in, e Suh Hoon, direttore dei servizi segreti. L’incontro, che si terrà a Pyongyang, è il risultato del leggero miglioramento dei rapporti tra le due Coree iniziato con le Olimpiadi invernali del mese scorso in Corea del Sud. Dopo avere incontrato Kim, i due funzionari andranno a Washington, negli Stati Uniti, per parlare con l’amministrazione americana di Donald Trump.

È difficile dire come andrà l’incontro, o quanto reali siano le intenzioni della Corea del Nord. Secondo diversi funzionari e osservatori, il regime nordcoreano starebbe cercando di usare l’avvicinamento con la Corea del Sud per spingerla ad allontanarsi dagli Stati Uniti e magari a frenare l’imposizione di nuove sanzioni per il suo programma missilistico e nucleare. Secondo altri analisti, invece, il riavvicinamento è comunque una buona notizia e potrebbe portare i governi delle due Coree a riaprire importanti canali di dialogo e negoziato.