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Quali sono i migliori progetti di design dell’anno
Architettura
Il National Museum of African American History and Culture ha vinto anche il premio come Miglior design di architettura
(AP Photo/Jon Elswick)
Il National Museum of African American History and Culture ha vinto anche il premio come Miglior design di architettura
(AP Photo/Jon Elswick)
Air-Ink è il primo inchiostro in commercio prodotto dall’aria inquinata: viene realizzato montando un filtro sul tubo di scarico dell’auto in grado di catturare il 90 per cento delle particelle inquinanti, che vengono poi raffinate e usate come pigmento per l’inchiostro. È prodotto da Graviky Labs, un gruppo dei laboratori del MIT; per riempire una penna di Air Ink ci vogliono le particelle inquinanti prodotte da una macchina in 30-50 minuti. Nel 2016 venne usato per la prima volta da un gruppo di street artists di Hong Kong per dipingere alcuni murali.
(Air Ink)
Secondo il Design Museum, lo hijab tecnico di Nike «potrebbe cambiare il mondo dello sport per le donne musulmane». È pensato appositamente per fare sport e Nike l'ha realizzato in collaborazione con un gruppo di atlete; è realizzato con un tessuto in poliestere elastico e traspirante e può essere regolato sulla testa con delle fasce elastiche.
Nella foto, la pattinatrice Zahra Lari con lo hijab prodotta da Nike
(Nike/AP)
Scewo è una carrozzina per disabili che rende gli spostamenti in strada molto più facili, grazie a dei cingoli di gomma retrattili che le permettono di salire e scendere facilmente le scale. Qui trovate un video che mostra bene come funziona. È un prototipo e non è ancora in commercio, sul sito si legge che lo sarà, forse, nel 2019.
(Scewo)
La tecnologia “Rapid Liquid Printing” sviluppata dai laboratori del MIT: è un processo di stampa in 3D che avviene all’interno di un gel e permette la fabbricazione molto rapida di oggetti in grande scala. Qui un video mostra come funziona.
Ha vinto uno speciale del New York Times sulla crisi degli ultimi dieci anni in Medio Oriente, con fotografie, video e un racconto suddiviso per capitoli temporali e tematici di 40 mila parole, scritto da Scott Anderson. La grafica è stata disegnata dall’art director Matt Willey: è austera, in bianco e nero e ricorda un libro. Qui la versione interattiva sul sito del giornale