Gli Stati Uniti hanno accusato il regime di Assad di avere compiuto un attacco col cloro vicino a Damasco

Un uomo con una maschera di ossigeno dopo il presunto attacco col cloro a Ghouta orientale (HASAN MOHAMED/AFP/Getty Images)
Un uomo con una maschera di ossigeno dopo il presunto attacco col cloro a Ghouta orientale (HASAN MOHAMED/AFP/Getty Images)

Gli Stati Uniti hanno accusato il regime siriano del presidente Bashar al Assad di avere compiuto un attacco chimico sui civili nell’enclave controllata dai ribelli a Ghouta orientale, vicino alla capitale Damasco. L’attacco, che sarebbe stato compiuto usando il cloro, è avvenuto lunedì: secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, organizzazione non governativa filo-ribelli con sede a Londra, più di 10 persone sarebbero state ferite. Il segretario di Stato americano Rex Tillerson e l’ambasciatrice americana all’ONU Nikki Haley hanno anche accusato la Russia – alleata del regime di Assad – di non avere fatto niente per fermare l’attacco. Il governo siriano e quello russo hanno negato le accuse.

Ghouta orientale fu colpita da un attacco chimico con il gas sarin nell’agosto 2013, nel quale morirono circa 1.400 persone. Assad negò ogni responsabilità, ma poi accettò di distruggere il suo arsenale nucleare e promise di non usare mai armi chimiche per colpire i civili.