
Il governo della Cina ha ordinato di chiudere per una settimana il sito locale della catena statunitense di hotel Marriott per aver indicato come paesi separati Tibet, Hong Kong, Macao e Taiwan. Il sito cinese di Marriott mostra ora un messaggio con delle scuse in cui si dice: «Non sosteniamo alcuna organizzazione separatista che danneggi la sovranità e l’integrità territoriale della Cina». In un questionario per i clienti in mandarino, Marriott aveva inserito nell’elenco dei possibili paesi di residenza Tibet, Hong Kong, Macao e Taiwan come opzioni. Il Tibet è una “regione autonoma” sotto il controllo cinese dagli anni Cinquanta, Hong Kong e Macao sono delle “regioni amministrative speciali” che dipendono dalla Cina e Taiwan continua ad essere rivendicata dal governo centrale di Pechino.
L'ingresso di un hotel della catena Marriott a Pechino (AP Photo/Mark Schiefelbein)