Come Mariah Carey ha sbancato il Natale

Con "All I Want for Christmas Is You" è riuscita a fare una cosa che tentano in moltissimi e riesce a pochissimi

(Mat Hayward/Getty Images for Sugar Factory American Brasserie)
(Mat Hayward/Getty Images for Sugar Factory American Brasserie)

Nel 1994 Mariah Carey – che era già una famosissima popstar – fece un disco di canzoni di Natale, come tanti altri a un certo punto della loro carriera prima di lei. Carey non ne aveva mai fatti prima e non era molto dell’idea; ma la sua casa discografica, la Columbia Records, la convinse allo scopo di aumentare e variare il suo pubblico, e ovviamente per provare a farci dei soldi. Molti soldi.

Il disco uscì nel novembre 1994: si intitolava Merry Christmas e tra le tante cover di vecchi e grandi classici natalizi, c’erano anche due canzoni nuove, scritte da Carey insieme a Walter Afanasieff. Una era “Jesus Born on This Day”, e il titolo difficilmente vi dirà qualcosa. L’altra era “All I Want for Christmas Is You”, e difficilmente non l’avrete ascoltata decine di volte negli ultimi giorni: come ogni anno in questo periodo.

“All I Want for Christmas Is You” è diventato uno dei grandi classici del Natale, operazione tentata da moltissimi artisti e in cui riescono pochissimi: lo conferma il fatto che sia il più recente tra i grandi classici del Natale, pur essendo uscita più di vent’anni fa. Dan Kopf ha spiegato per Quartz quanto grande è diventata “All I Want for Christmas Is You”, come è nata e quali sono tecniamente i motivi per cui, ora che ne avete sentito parlare, probabilmente vorrete riascoltarla.

“All I Want for Christmas Is You” è uno dei 15 singoli più venduti di sempre: per ora siamo a 14 milioni di copie ma, tra i singoli più venduti, è quello che continua a vendere di più. Sta scalando la classifica, insomma, anno dopo anno. La canzone è stata ascoltata più di 200 milioni di volte su Spotify e l’Economist ha calcolato che, solo con le royalties, ha fruttato a Carey circa 60 milioni di dollari.

Carey ha fatto 18 canzoni che sono arrivate al primo posto della classifica settimanale di Billboard delle canzoni più popolari, fatta bilanciando vari dati di vendita e ascolto. Solo i Beatles ne hanno di più. “All I Want for Christmas Is You” non è tra quelle 18 canzoni: non è mai stata al primo posto ma, ovviamente sotto Natale, è spesso stata tra le 100 più ascoltate. Quest’anno per la prima volta è addirittura entrata tra le 10 più ascoltate, ed è una cosa che in passato avevano fatto pochissime canzoni di Natale. “All I Want for Christmas Is You” è anche la prima canzone della storia a contenere la parola “Christmas” nel titolo che riesce a entrare tra le prime 10 canzoni della classifica settimanale di Billboard.

Kopf ha chiesto al musicologo Nate Sloan i motivi del successo della canzone di Natale di Carey. Secondo Sloan il merito della canzone sta nel modo in cui i testi e la struttura si combinano tra loro. Il primo verso è una specie di gioco in cui Carey, prima di dire cosa vuole a Natale, elenca cosa non vuole:

I don’t want a lot for Christmas
There is just one thing I need
I don’t care about the presents
Underneath the Christmas tree

[…] I don’t need to hang my stocking
There upon the fireplace
Santa Claus won’t make me happy
With a toy on Christmas day

È una cosa semplice che tiene appeso un po’ chi ascolta (cosa vuole allora?), ed è resa forte dall’armonia che complotta allo stesso fine.

La canzone è infatti in Sol maggiore, una tonalità che ci fa sentire sicuri, “a casa”. Ma il Sol maggiore è usato solo all’inizio e alla fine: «succede quindi che si resti sospesi, aspettando di capire cosa vuole Carey». Il momento in cui scopriamo che l’unica cosa che vuole è un certo “you” di cui è innamorata, è anche quello in cui finalmente risentiamo il Sol maggiore. A proposito, il lui che vuole lei per Natale è Tommy Mottola, che al tempo era marito di Carey e che interpretò Babbo Natale nel video della canzone. Mottola e Carey hanno divorziato nel 1997.

La canzone è diventata così popolare anche perché ha una struttura classica, che si può riassumere nella sigla AABA. Per capirci, è un tipo di canzone in cui manca un vero e proprio ritornello e ci sono invece tre strofe “A” – che hanno uguale melodia ma parole diverse – e una strofa B che ha il suo testo e la sua melodia. Le canzoni più recenti, diciamo dagli anni Sessanta in poi, non sono fatte così: sono fatte dall’alternanza di strofa e ritornello. Kopf ha scritto che «quella che potrebbe diventare la canzone più popolare di tutti i tempi» è stata creata così: «con suspense e un po’ di nostalgia».

Un video di Vox del 2016 spiegò anche che uno dei motivi per cui “All I Want for Christmas Is You” piace così tanto è che, così come altre canzoni di Natale, ha un “accordo segreto”: è un “accordo minore di settima con la quinta diminuita”.

Col successo di questa canzone, scrive Kopf, Carey è riuscita a diventare – lei, non la canzone – una persona associata al Natale: secondo lui arriva subito dopo Gesù e Babbo Natale.

Carey è stata brava anche a cavalcare la cosa: ogni Natale fa una nuova serie di concerti, ha fatto un secondo disco natalizio, ha diretto un film tv natalizio e ha prodotto una serie animata sulla canzone.