Borsalino, la storica azienda di cappelli, è fallita

(VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images)
(VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images)

Borsalino – una delle più famose aziende di cappelli al mondo, fondata ad Alessandria nel 1857 da Giuseppe Borsalino – è stata dichiarata fallita, dopo che il tribunale della città ha respinto la seconda richiesta di concordato preventivo della Haeres Equita, la società dello svizzero Philippe Camperio che la gestisce con un contratto di affitto. Nel dicembre 2016 il tribunale aveva già respinto una prima richiesta di concordato, a cui era seguita la proposta di un nuovo piano industriale a primavera; nel frattempo le attività di produzione erano continuate, con le previsioni di fatturato di quest’anno che superano i 17 milioni di euro. Nel pomeriggio i sindacati hanno incontrato i curatori fallimentari Stefano Ambrosini e Paola Barisone; nel frattempo, scrive il Sole 24 Ore, potrebbe aprirsi una fase di gara per la concessione del contratto.

La crisi di Borsalino è legata alla bancarotta dell’imprenditore astigiano Marco Marenco, una delle più grandi della storia italiana, pari a, secondo le stime, 3,5 miliardi di euro. Marenco, che controllava più di 160 società soprattutto nel campo dell’energia, è stato arrestato a Lugano nell’aprile del 2015 e poi estradato in Italia.