È morto il procuratore generale spagnolo José Manuel Maza, conosciuto per avere chiesto l’arresto dei membri del governo catalano

José Manuel Maza (JAVIER SORIANO/AFP/Getty Images)
José Manuel Maza (JAVIER SORIANO/AFP/Getty Images)

Ieri sera è stata annunciata la morte di José Manuel Maza, 66 anni, procuratore generale spagnolo, il cui nome era stato ripreso nelle ultime settimane anche dalla stampa internazionale in relazione al processo indipendentista catalano. Maza era stato ricoverato ieri per un’infezione mentre si trovava a Buenos Aires, in Argentina: in serata il governo spagnolo ne ha confermato la morte.

Maza era diventato uno dei protagonisti delle vicende catalane delle ultime settimane. Come procuratore generale, tra le altre cose, aveva richiesto l’arresto in via precauzionale dei membri del governo catalano, accusati di ribellione e sedizione per avere organizzato il referendum sull’indipendenza della Catalogna dell’1 ottobre – ritenuto illegale dalla magistratura e dal governo spagnoli – e per avere sostenuto la successiva dichiarazione d’indipendenza, approvata dalla maggioranza del Parlamento catalano.

Nel 2016 il quotidiano spagnolo Diario definì la sua nomina come «una delle più controverse del governo» spagnolo guidato dal primo ministro Mariano Rajoy, del Partito Popolare (PP, il principale partito di centrodestra della Spagna). Nelle ultime settimane, Maza era stato criticato molto dal fronte indipendentista, oltre che da diversi esperti di diritto penale, che lo avevano accusato di avere adottato posizioni eccessivamente dure nei confronti dei leader indipendentisti catalani.